Come ottenere il selfeet perfetto

Come scattare il selfeet perfetto - @parisianfloors-by-Sebastian-Erras

Instagram crea tendenze, talvolta abbastanza assurde! Che il selfeet (dal gioco di parole selfie+feet) sia tra queste? Forse, o forse no. Fatto sta che @ihavethisthingwithfloors, account Instagram olandese pioniere di questa moda lanciata solo qualche anno fa, oggi conta 844mila followers, 1.484 bellissime foto, più di 650mila post taggati e, di conseguenza, detiene lo scettro di ideatore di un nuovo ed originale modo di viaggiare…con i piedi.

COSA SI INTENDE PER SELFEET

Gli artefici di questo curioso e singolare account Instagram, con l’aiuto dei loro followers sparsi in tutto il pianeta raccontano, da un prospettiva tutta nuova, le città di mezzo mondo. E c’è chi da questa stramba tendenza ha tratto ispirazione per un progetto, concedeteci il termine, assolutamente geniale: Sebastian Erras, fotografo tedesco, per Pixartprinting, leader europea nella stampa online, ha ideato diversi capitoli fotografici che raccontano quattro delle più belle città europee (per arrivare ora fino a Cuba) attraverso la simpatica combinazione di piedi e pavimenti (sbirciate su Instagram uno dei progetti @ParisanFloors).

Quante volte durante i nostri viaggi stiamo con il naso all’insù? Sempre. I nostri piedi ci portano su e giù per le città instancabili e mai che ci fermiamo un attimo a guardare cosa effettivamente stanno calpestando.

I grandi palazzi, i musei, le chiese dimentichiamo che non si sviluppano solo in verticale fra facciate maestose e alti pinnacoli e al grido di ‘I have this thing with floors’ ecco comparire come per magia mattonelle vivaci, geometrie incredibili, eleganti marmi, mosaici arzigogolati, sanpietrini ordinati, resine colorate, ceramiche decorate, rivestimenti vintage ed un nuovo incredibile mondo fatto di dettagli artistici che raccontano incredibili storie del nostro viaggio, alle quali ancora non avevamo fatto caso.

COME OTTENERE IL SELFEET PERFETTO

Come sempre però Instagram pretende la perfezione e allora vediamo come ottenere il selfeet-racconto perfetto.

  • Il formato 5:4 è ormai preferito all’originario formato quadrato (1:1) e allora adattiamoci.
  • I nostri piedi (non gambe e cosce, ma solo i piedi) devono essere perfettamente paralleli e inquadrati dall’alto, preferibilmente posizionati al centro di una delle quattro estremità del frame.
  • Il vero protagonista è il pavimento (e allora perchè non l’hanno chiamato selfloor?) con i suoi giochi di colori che racconta già da solo il luogo in cui ci troviamo. Quindi i nostri piedi prenderanno solo una piccola parte della scena.
  • Nel nostro scatto le linee del pavimento dovranno essere dritte e ordinate quindi non spezziamo le mattonelle nello scatto, seguiamo le geometrie del pavimento e dimentichiamoci gli scatti storti, diagonali e disordinati.
  • La fonte luminosa non dovrà mai essere alle nostre spalle per non andare a creare un’antiestetica ombra proprio sui nostri piedi al momento dello scatto.
  • Il contrasto nella foto deve essere forte e definito, la luminosità della scena deve essere alta in modo che ogni particolare sia visibile, i colori non esageratamente saturati per non alterare la realtà.
  • Scegliamo accuratamente le forme delle diverse decorazioni che più colpiscono e che già a colpo d’occhio trasmettono emozioni.
  • E, alla fine, condividere l’immagine su Instagram con l’apposito hashtag #ihavethisthingwithfloors per avere la possibilità di vedere il nostro scatto condiviso nella gallery pedestre più stravagante che c’è!

Il risultato sarà un inedito visual storytelling colorato e divertente che andrà a valorizzare ciò che di più trascurato ha una città: la superficie calpestata ma milioni di piedi distratti.

E ora andate, camminate e fotografate ma, badate bene, il selfeet crea dipendenza!

La foto in copertina è di @parisianfloors.

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