Avevamo già parlato poco più di un mese fa in questo articolo di quanto fosse importante liberalizzare la riproducibilità fotografica del patrimonio culturale italiano. Fortunatamente l’argomento ritorna a far parlare di sé in seguito a un provvedimento legislativo.
Risale a pochi giorni fa la notizia del nuovo Decreto Legislativo Cultura ArtBonus, firmato il 22 maggio scorso dal Consiglio dei Ministri e il 31 maggio dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano; un provvedimento articolato che disciplina il settore dei beni culturali e quello turistico, “si tratta di un pacchetto di norme che il paese attendeva da almeno vent’anni” afferma il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Con questo decreto, finalmente la classe politica e gli addetti ai lavori prestano attenzione alla riproduzione dei beni culturali, ovvero alla fotografia. Quest’ultima viene ammessa come strumento di studio e ricerca, ma soprattutto come mezzo spontaneo e immediato per divulgare il patrimonio culturale italiano.
Il decreto in questione, infatti, liberalizza lo scatto fotografico al museo con qualsiasi dispositivo elettronico purché sia privo di flash e cavalletto e venga utilizzato per scopi privati senza fine di lucro. Ciò significa che ognuno di noi potrà, nel rispetto di chi è in sala, fotografare al museo e quindi di conseguenza condividere sui social network liberamente.
Di seguito il testo del decreto relativo alla “Semplificazione beni culturali, foto libere nei musei”:
SEMPLIFICAZIONI BENI CULTURALI
FOTO LIBERE NEI MUSEI, PAESAGGIO, ARCHIVI
(Misure urgenti per la semplificazione in materia di beni culturali e paesaggistici)
Sono libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall’utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale”.
Il testo integrale del Decreto Legislativo ArtBonus è sul sito del MiBAC .
Un piccolo grande traguardo per tutti coloro che, almeno una volta nella vita si sono ritrovati a combattere contro un sistema culturale chiuso in obsoleti ed inspiegabili schemi. Ricordiamo, per esempio, il progetto delle Invasioni Digitali, il cui obiettivo principale è diffondere e condividere la cultura italiana attraverso scatti fotografici condivisi sui social media o l’operato degli stessi Instagramers italiani che hanno tra gli obiettivi principali la condivisione e promozione delle bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche del Bel Paese.
Ma aspettiamo a esultare: il decreto ArtBonus ha appena varcato le soglie della Camera, i festeggiamenti ufficiali li rinviamo nel momento in cui sarà emanata la legge.
Aggiornamento (28/08/2014):
Il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, è stato convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014.
Al seguente link troverete le modifiche apportate in sede di conversione al decreto legge:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/07/30/14G00121/sg