“Beco do Batman” a San Paolo: galleria a cielo aperto e su Instagram

@fabricius_dlima
@fabricius_dlima

Siamo prossimi all’estate. E con la calda stagione, San Paolo in Brasile, sarà presto sulla bocca di tutti. Ovviamente per i Mondiali di calcio, ma anche per la bellezza della sua città, così affascinante e allo stesso tempo così piena di contraddizioni. Lo stato sociale, la qualità dell’istruzione, la giustizia sociale, le infrastrutture, la sanità, la sicurezza urbana, sono notoriamente ancora oggi su livelli bassissimi rispetto agli standard europei. Eppure San Paolo è nota per il sole, il mare, l’allegria ed il Carnevale, che contribuiscono a caratterizzare più lati di una stessa medaglia.

Tra i vari lati, vi è anche questo. E cioè che San Paolo è una città di artisti e attenta all’arte, che fa arte. Un’arte non certo sublime, ma colorata. E di denuncia, di espressione, di libertà.

Così ho scoperto, grazie a Repubblica, che San Paolo possiede un enorme museo a cielo aperto, chiamato Beco do Batman (“Vico di Batman”), un intero quartiere in periferia dedicato alla street art.

La sua storia parte negli anni ’80 quando su uno dei suoi muri fu disegnato per la prima volta un uomo pipistrello, che gli ha regalato l’appellativo che lo accompagna tutt’oggi. Da quel giorno in poi, il quartiere fu assediato costantemente da studenti di Belle Arti che, insieme ai primi veri sostenitori del “movimento” Rui Amaral e l’americano John Amaral, cominciarono a dipingere e ricoprirne i muri, inizialmente con segni ed influenze cubiste e psichedeliche.

 

Anche la BBC si interessò a loro descrivendo questo fenomeno come “energia creativa”. Ovviamente nel quartiere regnava un clima di autogestione artistica che lo ha reso famoso nel mondo e un esempio di “occupazione” dello spazio pubblico illegale e anticonformista (caratteristica primordiale e principale della street art).

Il quartiere, ora ripulito, riqualificato, restaurato e dagli anni ’80 arricchito costantemente da street artist provenienti dal mondo, è meta di turisti (curiosi e amanti d’arte) che si recano a far visita ad uno dei più storici musei a cielo aperto dedicati alla corrente, non senza prima aver scattato una foto ricordo col proprio murales preferito. E’ ormai talmente rinomato che anche @instagram decise di dedicare tempo fa al quartiere un post nella sua galleria!

Guardando lo streaming delle foto su instagram dal tag #becodobatman (6.159 foto), non ho potuto fare a meno di pensare ad uno dei più bei profili Instagram dedicati alla street art, ovvero @bepartofstreeart che con i repost degli utenti che condividono l’arte dei murales facendone parte, conferma, anche su Instagram, quanto la street art sia universale e democratica, popolare e umana, per questo amata.

 

Tagged: