Allo IULM di Milano ci si laurea con una tesi sugli Igers

tesi di laurea sugli Instagramers

tesi di laurea sugli InstagramersNon è solo un interesse comune: è un agire verso il proprio interesse, alimentarlo, perfezionarlo. Non è una semplice fotografia, né solo una passione: è uno strumento di comunicazione che sta a diverse interpretazioni. #igers. La fotografia come luogo di interazione sociale è l’incipit di uno studio sulle community di Instagramers e su come queste possano rendere la pratica fotografica un momento di aggregazione fisica.

Oggi, 19 marzo, allo IULM di Milano, Martina Rossana Conte (@lamartinera), nel team di @IgersMilano, si laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità, con una tesi proprio dedicata agli Instagramers e al loro rapporto con la fotografia come mezzo per consolidare una community.

Ecco un abstract dalla sua tesi:

“Instagram è il bacino di raccolta di queste realtà, gruppi di appassionati di mobile photography che meglio si raccontano attraverso questo semplice mezzo, che documenta e trasporta questo stesso interesse, aggregazione e interazione a un livello fisico tangibile, legato alla cultura e al luogo in cui si vive. Condividere questa pratica fotografica con gli Igers è un modo per esserci e per esprimersi: è incontrarsi per fotografare un luogo, commentare un’immagine, è spingersi a rispondere alle iniziative della community, partecipare agli eventi, condividere i propri punti di vista, raccontando se stessi. La fotografia si fa luogo di connessione reale, diventa un modo semplice per dire: “sì, ci sono stata, ho veicolato il processo, ho visto questa mostra, ho conosciuto questa persona, ho esplorato quel luogo”. L’instagramer non scatta la foto, ma porta in evidenza il risultato di una interazione innescata con il soggetto, anche se il soggetto è un paesaggio: interagisce con esso, lo trasforma, fotografando quello stesso comportamento, facendone parte in prima persona; quell’immagine sarà il prodotto della sua interazione e della sua selettività, della sua manipolazione. Ogni luogo fisico è quello giusto per fermare il momento e farlo rivivere attraverso la community, attraverso tutte le persone che intendono esprimere uno stato d’animo, una sensazione, un istante. Le community di Igers hanno trovato una casa in questo ambiente di photo mobile sharing e continuano a crescere e consentire le connessioni tra le persone dentro e fuori di esso, senza rimanere confinati all’interno di un mondo virtuale. Il processo verso il cambiamento è già in atto. Basta semplicemente connettersi, partecipare, scattare, condividere”.
In bocca al lupo, @lamartinera!

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