Servizio a cura di Francesco Rosati (@doctorfra) – @igersprato
Domenica 22 Aprile l’evento a Prato per @invasionidigitali non sarà solo pieno di cultura, buon cibo e buon vino, ma avrà anche un intento benefico che da vari anni cerchiamo di trasmettere nelle nostre iniziative, infatti: visiteremo la Tenuta di @Artimino Villa la Ferdinanda (anche detta Villa dei Cento Camini), pranzeremo con un buffet offerto dal Ristorante Biagio Pignatta, visiteremo il Museo Archeologico di Artimino e raccoglieremo una quota di partecipazione all’evento di 10 euro che sarà interamente devoluta a @ail_prato_onlus (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma) 😀 Affrettatevi a fare vostro uno dei 20 ambitissimi posti iscrivendovi su EventBrite.
Il Museo Archeologico di Artimino costituisce il cuore di un territorio ricco di splendide testimonianze etrusche. Ospita straordinari corredi funebri orientalizzanti restituiti dalle necropoli di Prato Rosello e di Comeana, fra i quali spiccano una coppa di vetro turchese, placchette e statuette di avorio, oggetti di bucchero di raffinata fattura, sculture funerarie, oltre a testimonianze provenienti dai nuclei insediativi etruschi di Artimino e Pietramarina.
Aperta sui colli e sui vigneti del Montalbano, in posizione dominante sul poggio che già aveva ospitato un’area sacra al tempo degli etruschi, Villa Medicea “La Ferdinanda” fu costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de ‘Medici, su disegno di Bernando Buontalenti.
Villa dei Cento Camini, così chiamata per i numerosi camini che sporgono dalla sommità dell’edificio e che la rendono unica. Non solo un vezzo artistico del Buontalenti per movimentare un po’ l’architettura austera dell’edificio, i camini avevano anche una loro ragione d’esistere: riscaldare. Ferdinando I, infatti, come tutti i Medici soffriva di gotta e quindi aveva bisogno di molto calore. Fin da subito la Villa non aveva giardino ma era lo stesso Barco Reale il parco della Villa, ovvero l’ampia bandita di caccia appartenente alla famiglia Medici, che nel 1626 venne chiusa e cinta da un muro lungo 32 miglia di cui ancora oggi sono visibili alcuni resti e una porta.
Villa “La Ferdinanda” è Patrimonio Unesco dal 2013.
Hashtag dell’evento: #Artimino2018 #igersPrato #Artimino #Prato #museoarcheologicoartimino #MuseoArtimino #tenutadiartimino.