Book Art: la prima mostra italiana raccontata su instagram

Umberto Chiodi - foto di @angycat

 

Si è conclusa ieri sera la 17^ edizione di Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori che quest’anno ha ospitato oltre 500 autori.
Dacia Maraini, Mogol, Lilly Gruber, Concita De Gregorio, Francesco De Gregori, Corrado Augias, Antonio Caprarica, Giampiero Mughini, Susanna Tamaro, Peter Hoeg, Irvine Welsh e il premio Pulitzer Geraldine Brooks sono solo alcuni dei nomi più celebri presenti quest’anno nella città del FVG.
Un appuntamento che anima la città non solo da un punto di vista letterario, gli instagramers hanno avuto modo di raccontare tutte le sfaccettature della manifestazione.
Tra gli eventi collaterali scopriamo “Book Art – oltre la lettura”, la prima mostra in Italia che raccoglie la forma d’arte che coinvolge i libri e la carta in tutte le sue forme, un settore emergente dell’arte contemporanea.
Un libro viene trasformato in un’opera visivo-scultorea che trasmette emozioni con la sua fisicità, al di là delle parole che sono impresse sulla carta. Il libro diventa protagonista di se stesso, un corpo che riprende vita per essere osservato e contemplato. La Book Art è nata intorno agli anni ’60 e si è sviluppata principalmente negli Stati Uniti.
Curatori della mostra, visitabile ancora fino al 2 ottobre, sono Irene Moret (@irene_moret), Sara Florian (@sara.florian1) e Bruno De Blasio, dell’associazione culturale GrabGroup Upgrading Cultures, che hanno selezionato le 40 opere di artisti italiani e stranieri in esposizione nelle sale della Provincia. Una sezione dedicata vede anche pezzi storici firmati Marinetti, Depero, Munari.

Avete presente i libri “Pop Up” che tanto ci piacevano da bambini? Anche questi sono una forma di Book Art e ne troviamo alcuni provenienti da musei e collezioni private, come un pezzo di Katsumi Komagata, designer giapponese considerato l’erede e continuatore del progetto artistico e didattico di Bruno Munari. Altre opere poi creano vere e proprie sculture che escono da un libro aperto, mondi che fuoriescono dalle pagine scritte, come le opere di Samantha Bonanno, presente anche di persona alla manifestazione pordenonese per raccontare la sua arte.

La copertina di un libro, poi, può essere aperta a 360° e rivelare una scultura fatta di intagli e piegature… se lo appoggiamo su un tavolo, possiamo ammirare un Carousel (foto in copertina). Oppure i fogli intagliati possono essere sovrapposti uno sull’altro e accompagnati da una luce sul retro che ne valorizza ombre e sovrapposizioni possiamo ammirare un Diorama.

 

 

Presente in città durante questi giorni anche Luciana Frigerio, artista di origine italiana che vive negli States. Le sue opere, alcune delle quali esposte alla mostra, vengono ricavate su libri riciclati, le pagine vengono piegate in un calcolo quasi ingegneristico, andando così a creare vari disegni e composizioni. I suoi libri possono essere fatti su misura, anche su richieste specifiche, come l’aneddoto raccontato dall’artista durante l’incontro con il pubblico: un innamorato che ha richiesto una serie che andasse a comporre la frase “will you marry me?”. La sua creatività non ha limiti, la sua collezione lancia messaggi emotivi usando solo Times New Roman e Helvetica come font, per dare loro un maggior impatto visivo.

 

 

Per vedere le altre opere in esposizione alla prima mostra Book Art in Italia, scorrete gli hashtag #pordenonelegge #pnlegge2016 e andate a caccia di opere d’arte, se invece volete scoprire altre opere d’arte in giro per il mondo realizzate con carta, forbici, stecche, pieghe e libri… ora conoscete la #BookArt!

 

 

 

 

 

 

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