#Breghedebrè: a Sassari il racconto e la denuncia di Ericailcane

L'artista all'opera nello scatto di @mainfunk
L'artista all'opera nello scatto di @mainfunk

Torniamo a raccontare la street art nel mondo sul nostro blog, con alcuni fatti ed eventi avvenuti in questa calda estate 2015.

Questa volta rimaniamo in Italia, precisamente in Sardegna con un episodio che ha suscitato scalpore non solo in città, ma che non ha lasciato certo indifferente la community degli instagramers locali.

E’ successo che a Sassari, Ericailcane, uno dei maggiori street artist italiani (leggi il post che parla della sua arte) abbia ricevuto commissione direttamente dall’amministrazione comunale di realizzare un murales in occasione della celebrazione religiosa della “Discesa dei Candelieri”, edizione 2015. Un’operazione che ha suscitato perplessità, dubbi e molte polemiche per la scelta della raffigurazione e il messaggio – non certo velato – veicolato dall’artista.

In pratica, per la “Grande Festa” tanto attesa in città, l’artista ha rappresentato sulla facciata dell’ex Hotel Turritania in Piazza S. Antonio l’opera “Breghedebrè”, una enorme tartaruga, sul cui carapace campeggiano 10 belle candele luminose. Niente di strano o di nuovo per l’artista che ama rappresentare la realtà attraverso la raffigurazione animale. La tartaruga, animale forte e fiero dalla lunga vita, rappresenterebbe la storia millenaria dell’antica terra sarda e le candele sarebbero un omaggio chiaro alla festa tanto attesa.

Le dure polemiche sorgono da quello sfondo su cui l’imponente “Sardegna” si staglia nel racconto figurativo di Ericailcane: la ciminiera scura dell’ex Petrolchimico di Porto Torres.

L’opera diviene così il simbolo di una terra che lotta idealmente contro le industrie chimiche, causa dell’inquinamento che sta devastando le bellezze del paesaggio naturale, ma soprattutto del suo mare (in uno dei punti di costa più belli della Sardegna) attaccando decisioni violente dettate da politica ed economia.

«Volevamo parlare dell’oggi, dando spazio agli artisti contemporanei per sostituire il pannello, ormai logoro, che copriva la facciata del Turritania» dice l’assessore Monica Spanedda (da lanuovasardegna.gelocal.it) che motiva così una operazione coraggiosa che se da un lato scuote le coscienze denunciando il degrado del pianeta con l’inquinamento atmosferico, dall’altro esprime l’esigenza, forte e sentita, di una generazione che ha bisogno di un deciso movimento artistico cittadino, motivato dalla stessa Associazione ACME, coinvolta nell’azione.

«Abbiamo sempre cercato artisti che condividessero le tematiche politiche e ambientali perché l’arte per noi è azione e coinvolgimento, il nemico non è in una opinione diversa dalla nostra, che porta invece dialogo e confronto, ma piuttosto, nell’apatia, il sonno delle coscienze indotto dalla società contemporanea». – Elisa Desortes, Acme –

A voi spetta un pensiero sulla vicenda, osservando l’opera nelle foto degli instagramers. Per vedere più foto dell’artista scorrete i tag #ericailcane e #breghedebrè; per un approfondimento leggete il post dedicato da @igers_sassari.

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