Buon terzo compleanno IgersItalia

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igersitalia striscione
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Era il “lontano” 30 aprile 2011 quando nacque l’account Igersitalia su Instagram. Si voleva manifestare all’epoca la passione per un social network, Instagram, nato da poco, ma non si immaginava lontanamente quanta strada si sarebbe percorsa. Ecco, nelle parole di Ilaria Barbotti, oggi presidente dell’Associazione Instagramers Italia, cos’è successo in questi tre anni.

Nata come account Instagram, si è diffusa su altri social network, fino a diventare un’associazione, contando contemporaneamente sull’ampliamento della community e sulla diffusione di molti account locali. Come definiresti oggi IgersItalia?
Igersitalia è nata nel 2011 da un mio spunto, ma senza alcuna idea di quello che sarebbe successo da lì in poi. Era una delle community di Instagramers, che stavano iniziando a costituirsi in quel periodo. In Italia lnstagram all’epoca lo usavano in pochi e non c’era alcuna community. All’estero erano attive Barcellona e poche altre.
La rapida crescita e lo sviluppo sul territorio italiano sono stati il segnale di un grande interesse per la fotografia mobile e per il social network Instagram.
Interesse che è divenuto fortissimo fin dalle attività nazionali svolte nel primo anno di vita. Oggi Igersitalia è un gruppo di oltre 100 persone con una forte passione verso la mobile photography, Instagram, ma soprattutto verso la propria terra, che vuole raccontare e coinvolgere in ogni modo possibile.
Tre anni nella comunicazione social sono un’era, tuttavia in Italia sembra sempre di essere all’inizio e si incontra ancora qualcuno che non ci conosce. Su cosa occorre insistere secondo te per essere ancora più capillari?
Le attività svolte off line e localmente sono sicuramente quelle che ti fanno conoscere sul territorio, mentre i mezzi di comunicazione tradizionali (stampa e tv) sono ancora quelli che ti permettono di raggiungere il pubblico più vasto, fuori dai social network. Riuscire quindi a interessare la stampa attraverso le attività che facciamo, diventare dunque notizia, è estremamente importante per diffondere la conoscenza di Instagram e del suo potenziale per l’industria turistica e per il settore imprenditoriale in generale, che in Italia è ancora poco avvezzo alla comunicazione 2.0. Aggiungerei, tuttavia, che oggi comunque chi non ci conosce ancora probabilmente non usa Instagram. La community Igers è ormai parte integrante di Instagram e utilizzarlo senza conoscere o aver avuto contatti con le community locali è davvero difficile.

 

awardsIn questi anni quali sono stati i 5 maggiori successi di Igersitalia?

Solo 5? Sicuramente gli incontri nazionali, che sono stati un importante crescendo di successo e interesse. Dal primo a Milano (settembre 2011) in collaborazione con Mondadori durante la Milano Fashion Week, al secondo a Torino (settembre 2012) in collaborazione con Lavazza e Ford in cui abbiamo lanciato e sostenuto il primo Calendario digitale Lavazza 2013 (anche questo un gran successo della community italiana) per arrivare al terzo a Bari (ottobre 2013) col supporto di FAI, Puglia Promozione e il Comune di Bari.
A queste tre pietre miliari, si aggiungano ogni anno le tante presenze e le tantissime attività sui territori coinvolti che hanno portato a un coinvolgimento tale della community da pensare per la prima volta quest’anno all’istituzione di un premio per i profili più interessanti. Sono nati così gli Igers Awards.
Il quinto successo, credo sia la riorganizzazione interna che abbiamo attuato negli ultimi mesi e che ci ha portato ad avere oggi un team editoriale per il sito e un team per i social media di @igersitalia.
Ci sarebbero poi tanti altri anche piccoli successi molto significativi, ma soprattutto ci sono le tante persone che da 3 anni lavorano con grande impegno per tenere viva e attiva Igersitalia con eventi, contenuti, idee e con la propria personalità.

IgersAcademy è uno dei format più riusciti di Igersitalia, ma si rivolge verso utenti esterni. Cosa viene fatto invece per formare le varie community in modo che la filosofia di Igersitalia sia compresa e condivisa?

All’esterno ci raccontiamo e facciamo formazione con le Igers Academy. All’interno soprattutto quando nasce una nuova community locale facciamo un training di formazione e tutoraggio interno – eseguito dai “veterani” – che supportano le fasi iniziali e spiegano cos’è e cosa fa Igersitalia, qual’è lo spirito con cui è nata e quali sono le attività da fare per far crescere e mantenere la community.

Aspetti ludici e aspetti professionali sono per Igersitalia due facce della stessa medaglia, visto che si coinvolgono le community in progetti di taglio business anche molto importanti. Come si conciliano secondo te questi due aspetti?

Come accennavo, Igersitalia è nata come community senza nessuna volontà di fare business o  lavorare coi brand.
Sin dai primi mesi però brand e realtà no profit si sono avvicinati a Igersitalia capendone obiettivi e finalità e sostenendone la crescita vertiginosa e le attività online e off line. Igersitalia è di fatto, come tutte le community locali, racconto e promozione del territorio in primis e alcuni enti e Regioni lo hanno capito presto, coinvolgendoci in varie attività di promozione turistica locale e nazionale. Molto spesso attività come Instawalk o Instameet alla scoperta di una città o una regione sono allo stesso tempo divertimento e promozione e convivono in maniera perfetta.

La prima volta con la bandiera. Foto @morenaemme
La prima volta con la bandiera. Foto @morenaemme

Parliamo del contesto internazionale. Igersitalia è stata la prima community a organizzarsi in modo istituzionale come associazione, poi imitata dalla Francia, la prima a pensare alla IgersAcademy, successivamente imitata dalla Spagna… cos’altro possiamo esportare all’estero, forti di questi tre anni di esperienza?

Sicuramente (e lo stiamo già facendo) stiamo esportando all’estero la nostra organizzazione e il nostro ruolo di fronte a enti e istituzioni che si confrontano quotidianamente con noi. Negli ultimi mesi stiamo imoltre esportando anche il nostro modello di comunicazione sul sito e le sue modalità di sostentamento.

Quali sono i progetti che Igersitalia seguirà a breve termine?

A breve termine rilasceremo il nuovo sito web rivisto nei contenuti e nella forma.
Abbiamo da pochissimo lanciato un bel progetto di racconto dell’Italia, #piazzeditalia, con Enit, Italia.it e Can’t forget Italy che spero sarà il primo di una lunga serie.
Nel mese di maggio faremo un Instagram tour con igers internazionali nostri ospiti all’Isola d’Elba e fino a settembre continueremo a sostenere il progetto wine social #vinoPOP con diverse tappe tra Roma, il Salento e le Marche.
Insomma, tante attività social online ma che arrivano sempre offline e fanno incontrare le persone dal vivo.

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