CasaInstagram. Instacose

Servizio a cura di Roberta Bancale (@robertinae)
#CasaInstagram perché ci sentiamo come a casa. È una rubrica che nasce per raccontarci, per prenderci in giro, per metterci a nudo, per girare in mutande proprio come faremmo dentro casa nostra!
Insomma, #CasaInstagram, una rubrica senza veli.

Instacose

Da quando abbiamo scoperto che nella lingua italiana i prefissi possono anche aggiungersi a parole già esistenti, la nostra vita è cambiata da così a instacosì. Non andiamo più a lavorare ma instalavoriamo e se ci incontriamo diciamo che facciamo un instameet. Un instameet è un instaincontro tra instapersone in un’instacittà. Ci garba mettere insta- a prefisso di molte parole, in pratica siamo come i puffi: ci puffiamo per puffdivertirci! WOW.

L’aperitivo lo fai solo se possiedi un’instadrink sennò ciccia e se ti metti l’instaspilla della tua città, sei ancora più ganzo. Più instaspille collezioni e più punti fragola acquisti per l’instapremio finale: un bel nulla placcato di gloria (che non è Gloria la mia coinquilina eh!).
Questa cosa di instagramers ormai ci sta sfuggendo di mano tanto che a scuola, ai miei alunni, mi potrebbe scappar detto «bambini, tirate fuori i vostri hashtag e mettete i cuori!»

igerscittàHouston abbiamo un problema! E il problema più grosso è che vedrai: tutto questo ci piace. Infatti abbiamo stampato instamaglie, instafelpe, instaadesivi per diffondere nel mondo l’instapensiero: più insta- per tutto/i.
Voglio peggiorare la situazione aggiungendo che facciamo lo stesso con igers- infatti vi presento l’IgersAcademy (per studiare meglio le cose di Casa Nostra), l’igers della settimana ma anche dell’anno e l’igerscittà. Sì amici, igerscittà lo scriviamo quando lanciamo un contest chiedendovi di taggare con igers + il nome della vostra città (per semplificare scriviamo appunto “igerscittà”) ma voi niente. A oggi abbiamo cinquecentonovantotto (598) post taggati “igerscittà” e presto apriremo l’account @igersCittà. Vabbè, a me fa piacere perché non mi fate sentire sola però diamoci una regolata, ecco. Mi raccomando, non abbiate paura di tutto questo ma se proprio ce l’avete, smentite tutto come faccio io:
«Maestra, ma te ce l’hai Instagram?»
«InstaChe?! Eccosè? No no, io non ho instaniente!» e andrà tutto bene.

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