Craig Costello: la street art è una cascata di colore

Pensavate di aver visto tutte le forme di espressione della street art culture?

Forse no, se probabilmente non avete ancora visto i lavori di Craig Costello, l’artista newyorkese di cui si parla oggi in rubrica.

Uno street artist classe 1971 considerato anche un esponente visionario di arte contemporanea, che ha saputo rivedere negli anni il concetto della old school dei graffitari, conquistando il panorama artistico in modo originale, con uno stile minimal molto determinato.

Nato a New York, Craig cresce infatti nel Queen immergendosi nel mondo dei writers, degli skaters, nell’epoca dei punk e dei graffiti e da lì prende spunto e origine il suo mondo artistico.

A San Fransisco si forma artisticamente presso l’Istituto d’Arte mentre Brooklyn diventa non solo la città dove vive, ma quella che lo ispira e dove opera attualmente.

Imponenti ed eleganti, le sue cascate bianche o colorate sono ormai il suo must artistico, segno distintivo inconfondibile in molte città del mondo.

Craig si definisce spesso “un terribile studente d’arte, un fuorilegge di quasi successo e un imprenditore che ha imparato tutto nel modo più duro.”

Sì perché l’artista è anche creatore e proprietario di KRINK, la linea di marcatori e inchiostri per street artist e creativi inventata negli anni ’90 quasi per gioco, una miscela perfetta che i suoi amici lo spinsero a vendere. Da allora fino ad oggi, l’azienda è tra le leader del settore, tanto che realizza delle limited edition appositamente per realtà come Nike, Casio e Mini.

Se vi siete appassionati all’artista e volete vedere le sue opere, potreste decidere di fare anche un salto a Roma. Craig Costello è infatti uno dei prestigiosi ospiti dell’edizione 2016 di Outdoor Festival. Fino al 31 ottobre.

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