Ella & Pitr: murales oversize sui tetti delle città

Della street art, mi ha sempre sorpreso profondamente l’abilità degli artisti di saper dosare proporzioni, prospettiva e dimensioni sulle grandi superfici.

Ma dopo aver scoperto Ella & Pitr, questo duo artistico francese (un lui e una lei) che di talento ne ha da vendere fin dal 2007, la mia meraviglia aumenta ancora di più.

Perché? Perché non solo riescono a lavorare su grandi superfici, ma i loro lavori più belli e più riusciti si trovano sui terrazzi di palazzi o magazzini, con un effetto scenico unico e sensazionale. Certo, di contro, sono lavori che solo pochissimi hanno il privilegio di poter osservare dal vivo. Documentano la loro realizzazione e le loro dimensioni impressionanti solo fotografie o riprese aeree, che fanno il giro del mondo su blog e social potendo così essere condivise e viste da tutti. Nel 2015, per il Nuart Street Art Festival che si svolge annualmente in Norvegia, hanno realizzato “Lilith e Olaf”, il più grande murale del mondo su una superficie di 21.000 metri quadrati. Una giovane donna sembra addormentarsi improvvisamente sul manto grigio di questo terrazzo, che diventa il suo letto e lascia cadere il suo pupazzo Lego vestito da re, che per l’esattezza è il Re Olaf I di Norvegia, un omaggio al passato storico e glorioso del paese ospitante.

Elle & Pitr sono stati anche in Italia, invitati dall’associazione a.DNA project per realizzare un lavoro site specific nel comune di Quadrivio di Campagna, in provincia di Salerno, con l’idea di “occupare” un luogo storico come “Piazza Mercato” dove aveva luogo storicamente il mercato del lunedì. Uno spazio di 3600 mq in attesa di un progetto di pedonalizzazione che è stato occupato da un grande uomo addormentato, pigro, metaforicamente assente davanti al cambiamento.

I loro lavori ritraggono spesso giganti “burrosi”, giovani o anziani, in pose oziose, annoiate, dormienti o che cercano di uscire dallo spazio ingabbiato delle pareti esterne delle città o di quelle domestiche, facendo forza sulle gambe. Metafora di una collettività contemporanea che vive spesso accettando pigramente ciò che capita senza alzare un dito. Infatti i loro colori sono spesso il grigio, il nero, il bianco e qualche volta una punta di colore, come il rosso delle unghie nel caso di Lilith.

Cercare notizie su di loro è molto difficile, nonostante abbiano oltre 24k fans su Facebook. L’unica via che resta per scoprirli è far parlare le loro bellissime opere. Scorrete la gallery del loro profilo instagram @ellapitr o cercateli dal tag #ellapitr.

 L’immagine di copertina è presa dal profilo instagram @ellapitr.

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