Emma Barreca // Iger della settimana

IgerspPordenone intervista Hypoison per Instagramers Italia

IgerspPordenone intervista Hypoison per Instagramers ItaliaGianpiero Riva aka @giariv, manager di IgersPordenone e ideatore dell’InstaBlog #LebanonMediaTour, intervista Emma Barreca nota come @hypoison sia su Instagram che su Twitter.

IgersPordenone: Ciao Emma, cominciamo con le presentazioni. Nome, cognome nick e professione.

Emma Barreca: Emma Barreca, 30 anni, freelance nel settore Marketing e Comunicazione, @hypoison sia su Instagram che su Twitter.

IP: Ciao Emma. Prima di approdare ad Instagram eri già fotografa, avevi la passione per la fotografia o tutto è nato grazie ad Instagram?

E.B.: La fotografia mi ha sempre affascinato, per cui appena ho potuto mettere le mani su una macchina fotografica ho iniziato a fare i primi “esperimenti”. Più o meno dieci anni fa mi hanno regalato la prima reflex, e ho seguito un corso per imparare la tecnica fotografica di base. Però devo dire che negli ultimi tempi la passione si era un po’ affievolita e fotografavo sempre meno: sono stati proprio l’iPhone e Instagram, subito dopo, a farmi riscoprire questo interesse.

IP: Che foto carichi in Instagram? Hai soggetti o situazioni predilette o scatti casualmente?

E.B.: Fino ad ora non ho mai seguito un criterio particolare, per cui diciamo che non mi pongo limiti e scatto ogni volta che qualcosa mi colpisce, a livello visivo o emotivo. Non faccio foto a caso ma mi piace molto lasciare “al caso” la possibilità di trovare il soggetto per uno scatto: ovunque vada e qualsiasi cosa faccia, anche la più banale, se qualcosa attira la mia attenzione non ci penso un secondo e sfodero l’iPhone! In generale, vivo vicino al mare e amo i grandi spazi aperti, per cui questi temi sono ricorrenti nelle mie fotografie.

IP: Scatti usando l’iPhone con Instagram, altra applicazione o macchina fotografica? Usi app per editare le tue foto?

E.B.: Per comodità scatto sempre utilizzando la fotocamera nativa dell’iPhone, e solo dopo importo la foto su Instagram. Se non cerco effetti particolari, di solito l’editing è ridotto al minimo: per lo più raddrizzo l’immagine e se serve aggiusto l’esposizione prima di applicare il filtro di Instagram (e spesso il tilt-shift integrato). Scarico e provo un sacco di app più che altro per curiosità, ma alla fine quelle che uso sono Camera+ e Snapseed.

IP: All’Instameet di Venezia mi hai raccontato di come sei stata una delle prime ad usare Instagram in Italia a pochi giorni dal suo lancio; hai potuto viverne quindi la genesi e l’attuale successo. Mi dicesti anche che Instagram “è cambiata” dal suo esordio. Cosa intendi e come interpreti Instagram oggi?

E.B.: Ho comprato il mio primo iPhone a ottobre 2010, più o meno in contemporanea al lancio di Instagram, e meno di un mese dopo ho iniziato a usarla. E’ stato un puro caso: l’ho scaricata, senza capire bene cosa fosse, pensando più che altro a un’app per l’editing. Non era esattamente quello che cercavo, ma direi che mi è piaciuta subito: ho apprezzato sia l’aspetto creativo che quello sociale dell’applicazione, ed è stato bello vedere nascere e crescere la community, fin dall’inizio capace di coinvolgerti e stimolarti. All’inizio, Instagram era diversa più che altro perché le funzioni erano ancora pochissime (non esistevano nemmeno gli hashtag!); nel tempo è stata migliorata l’esperienza d’uso introducendo nuove funzioni ma si è anche scelto di investire un po’ di più sul lato social (scatenando anche le prime proteste degli utenti, che temevano un “effetto Facebook”). A distanza di oltre un anno, per me Instagram è ancora una bella “palestra” creativa e un ottimo modo per conoscere persone con cui condividere la passione per la fotografia: soprattutto gli eventi, come l’Instameet di Venezia, offrono grandi opportunità per confrontarsi, imparare, e divertirsi… live!

IP: Sei una degli Instagramers italiani più seguiti se non la più seguita in Italia; come si gestiscono quasi 60mila follower?

E.B.: In realtà le dinamiche non cambiano molto, che tu abbia pochi o tantissimi follower: si può continuare a usare Instagram per divertimento, concentrandosi più che altro sull’aspetto fotografico, o si può scegliere di investire del tempo per coinvolgere maggiormente gli altri utenti. In questo caso si può anche riuscire a creare una “propria” community dentro quella più vasta di Instagram: ad esempio come ha fatto fin dall’inizio @joshjohnson, che grazie al suo impegno è diventato uno dei principali punti di riferimento per gli utenti, o come stanno facendo – benissimo – le varie community italiane.

IP: Segnalaci 3 utenti che ti piacciono moltissimo e possibilmente motiva perché.

E.B.: E’ difficilissimo fare solo tre nomi! Scelgo tre donne che seguo da parecchio tempo: @ele_ per le sue immagini delicate e le atmosfere quasi fiabesche che riesce ad evocare, @dutchie68 per la sua capacità di raccontare un’intera storia con un solo scatto e, cambiando genere, @manarmieee perché è una delle poche che ha scelto di puntare sull’editing per creare le sue immagini, decisamente surreali.

Che altro dire se non grazie Emma e a presto! Vi lasciamo alle sue foto…

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