Pare che molti appassionati di street art si siano dati appuntamento qualche giorno fa in via Pavoni, a Roma, nel quartiere Tor Pignattara, per assistere a un evento artistico che può definirsi un piccolo evento storico per l’arte contemporanea e per Roma, che con questo happening può considerarsi a dovere anche la capitale italiana della street art, sempre all’avanguardia.
E’ successo infatti che il duo artistico conosciuto a livello internazionale come Etam Cru abbia realizzato il murales più alto di Roma, oltre 32 metri di altezza e maestria, sul lato di una palazzina di 8 piani.
I due artisti polacchi Bezt e Sainer, famosissimi e molto apprezzati nel panorama mondiale della street art, hanno portato a termine un progetto grafico su invito dalla galleria Varsi e sostenuti dal V Municipio, adattando il soggetto alla realtà romana. Un intervento volto a valorizzare la zona non solo da un punto di vista urbanistico ma anche sociale, sensibilizzando tutta la popolazione all’idea di una società multiculturale che accetta il prossimo, soprattutto dopo il caso di uccisione di un ragazzo pakistano avvenuto lo scorso 18 settembre proprio lì vicino.
L’uomo raffigurato, che con l’aria ancor assonnata sorseggia un caffè, fuoriesce infatti da un bidone della spazzatura, simbolo di consumismo da un lato e di degrado e crisi dall’altro; quest’ultima ha costretto infatti sempre più persone a vivere per strada, non risparmiando gli stessi italiani, qui rappresentati dalla tazza, attributo iconografico per antonomasia del nostro “bel Paese”.
Etam Cru ha il suo profilo Instagram; il duo è molto popolare, il tag #etamcru è popolato da oltre 2200 media, il loro account ufficiale è seguito da oltre 8.200 followers, ma se si scorre il loro feed si capisce subito che non è molto curato, né aggiornato: conta infatti solo 13 post, di lavori più datati nel tempo.
A documentare live l’opera romana, con passione, volontà e divertimento, spirito critico e amore di informazione, ci hanno pensato per loro un gruppo di instagramers (locali?), tra i quali troviamo anche la nostra @Romephotoblog, che hanno postato istantaneamente e contemporaneamente sui propri account personali tutte le fasi in successione della realizzazione del murales in questione; grazie a loro possiamo creare e condividere una bella gallery di immagini tratte proprio dal tag #etamcru che rendono perfettamente il momento vissuto e la tecnica usata dagli street artist.
La galleria Varsi, soddisfatta dell’iniziativa, giura di non volersi fermare qui e manifesta la volontà di far realizzare altri 4 murales nella stessa zona di intervento per far diventare Tor Pignattara e l’attiguo Pigneto un altro pezzo di museo a cielo aperto dedicato alla street art.
E allora Instagramers italiani, mano agli smartphone e occhi aperti. C’è bisogno ancora di voi!