Servizio di Ida Galati (Le stanze della Moda)
La giovanissima, quanto famosa, modella Cara Delevingne ha quasi 7 milioni di seguaci su Instagram, contro i soli (si fa per dire) 1 milione e 800 mila fan su Twitter e 1 milione e 300 mila fan su Facebook. Non c’è che dire, una bella differenza che contribuisce a decretarla star indiscussa del popolare social network fotografico e che fa riflettere sui motivi di una differenza così ampia.
A consacrarla definitivamente Instagirl, ci ha pensato Vogue America che l’ha scelta per la copertina del suo numero più importante (il mese dove le case di moda investono maggiormente per presentare le nuove collezioni), insieme a Joan Smalls, famosa modella portoricana scoperta da Riccardo Tisci (Givenchy) e Karlie Kloss (famosa la sua campagna per i profumi Chanel).
Che le nuove Instagirls abbiano definitivamente (e nuovamente) rivoluzionato l’immagine della modella? Pare proprio si stia assistendo al passaggio dai manichini senza anima, così come li preferisce Armani, onde evitare di distogliere troppo l’attenzione dai suoi abiti, a un ritorno agli anni ’80 e ’90, quando icone come Naomi Campbell, Linda Evangelista e Claudia Schiffer erano contese da tutti proprio perché personaggi pieni di personalità e non solo modelle-oggetto.
Ma se la top model Linda Evangelista dichiarava di non alzarsi dal letto per meno di 10.000 dollari, Cara Delevingne non ha problemi a mostrare tutta se stessa neanche appena alzata dal letto, così come le viene, ed è forse anche questo uno dei segreti del suo successo su Instagram: mostrare la sua divertente vita vera e (spesso anche) poco patinata.

Allora via a boccacce, minivideo divertenti, appelli scherzosi alle amiche star (come quello dove pregava Rihanna di tornare su Instagram taggandola in una foto) e, soprattutto, lanci di anteprime, talmente golose da meritare di essere costantemente monitorata da tutti i giornali del mondo, come quando ha diffuso la notizia dei suoi nuovissimi scatti, insieme a Kate Moss, per la campagna pubblicitaria della nuova fragranza Burberry: la notizia è stata ripresa da tutte le riviste subito dopo, quando ancora non si conosceva neanche il nome del nuovo profumo.
Dunque niente Super model (l’accezione non piace a Cara), ma top influencer 2.0.
Inutile girarci più attorno: Instagram sta davvero rivoluzionando il mondo della moda: aziende e riviste consacrano il fenomeno e cambiano insieme a loro. Condé Nast chiude i giornali cartacei e dichiara di voler investire molto di più sul digitale (vedi l’articolo che annuncia la chiusura di Myself) e, comunque, di mettere in copertina, come una volta (l’ultima nel 2004), le star del web e dei social network, Instagram in primis. Inoltre, sempre di più sono le aziende che contattano le Insta-star per pubblicizzare i loro prodotti esclusivamente attraverso questo canale.
Ma la domanda rimane: perché Instagram sembra avere più successo di tutti gli altri social, specie in ambito fashion?
- Perché le immagini valgono più di mille parole?
- Perché la moda è immagine?
- Perché Instagram è immediato (veloce), spontaneo e diretto. E nonostante abbia filtri (fotografici), dà ai fan l’impressione che tra loro e la star non ci siano filtri o tramiti?
A noi vengono in mente queste risposte e a voi?