Foto ai paesaggi: la prospettiva

@tales_in_toscana

Cos’è la prospettiva?

In Russia con il termine “prospettiva” si indica una strada cittadina ampia e dritta, come la celebre “Prospettiva Nevskij”, cantata da Franco Battiato.

In fotografia la “prospettiva” rappresenta in genere proprio questa sensazione di “infinito” che conduce l’occhio verso un punto lontano proprio seguendo una linea, una via, ma “capire la prospettiva” significa anche dare tridimensionalità all’immagine e capire come i soggetti si pongono rispetto all’inquadratura.

Ma la prospettiva è sempre oggettiva o può essere “interpretata” dall’occhio del fotografo? Vediamo come gli edifici possono aiutarci a modificare o comprendere meglio la prospettiva di un’inquadratura.

Tridimensionalità

@unequal_vision
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Un’immagine è per definizione bidimensionale, per cui per attribuirle la tridimensionalità è necessario usare qualche piccolo stratagemma. Nello specifico possiamo sfruttare gli edifici. In questa foto ad esempio, è abbastanza inverosimile che il gabbiano sia grande quanto tutto l’edificio. Creare prospettiva ci aiuta quindi a dare tridimensionalità all’immagine.

Piani di osservazione

@j_rl23
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In questa foto abbiamo più livelli di prospettiva che ci aiutano a spingerci ancora più in là: sul primo piano il fiume, sul secondo piano il ponte e il cupolone sullo sfondo diventa il terzo piano di prospettiva

Contrasti cromatici

@tales_in_toscana
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E’ importante anche che l’edificio possa in qualche modo diversificarsi dallo sfondo: ad esempio, il tetto dell’edificio che si vede in foto si confonde con gli alberi che si vedono in secondo piano. Le pareti bianche invece, si distinguono molto bene dal resto. Quindi, un edificio bianco spezza alla perfezione quando lo sfondo è scuro, mentre si potrà facilmente confondere con un cielo bianco.

Tutto chiaro? Mostratemi i vostri scatti, taggandoli con #scattaconsimonetta

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