Giulio Paravani // Iger della settimana

Giulio Paravani aka @giupa5 intervistato da IgersRoma

Giulio Paravani aka @giupa5 intervistato da IgersRomaGiulio Paravani, @giupa5 su Instagram, ci racconta il suo punto di vista su Instagram, che definisce “un ottimo metodo per imparare dagli altri”, e sul tag #cantachetipassa. Intervista a cura di Emanuela Damiani aka @brassy, una delle amministratrici di @igersroma.

 IgersRoma: Presentati come se fossi una rockstar!

Giulio Paravani: Let’s play your camera e alzate il volume delle vostre fotografie! Potremmo cominciare da qui, che ne dite? No, non sono impazzito, è solo un esperimento di un patito di Instagram, una rivoluzione fotografica che ha contagiato me, quarantacinquenne romano così come ventenni bergamaschi o settantenni pisani e avanti così per tutto il mondo…

IR: Come sei arrivato ad Instagram?

G.P.: Ad Instagram sono arrivato per caso dopo aver acquistato un i-phone da un amico pentito (che errore), ho letto dell’applicazione e la curiosità per gli scatti e gli edit immediati ha fatto il resto.

IR: Il tuo rapporto con la fotografia. C’era già la passione o è nato tutto con Instagram?

G.P.: La fotografia è stata una passione mai portata con costanza avanti fino a due anni fa, quando per il mio compleanno decisi di regalarmi una reflex, ora sarebbe impossibile uscire senza avere un mezzo per scattare e di qui ecco l’uso sfrenato di Ig.

IR: Che cosa scatti e condividi su Instagram?

G.P.: Ultimamente gli scatti sono legati a doppio filo con la musica. Mi spiego: dopo aver ascoltato una canzone ne esamino il testo e vado a cercarmi qualcosa da fotografare che mi rimandi a quello che è il significato delle parole, se invece non ho tempo, allora cerco tra vecchie mie fotografie attinenti a una lirica le posto. Ovviamente non posto solo foto-canzoni o come le chiamo con il tag #cantachetipassa.

IR: Parliamo un po’ di photo-editing. Preferisci modificare solo con i filtri dell’applicazione o ti servi anche di altre app? Quali?

G.P.: Editing… E qui l’iphone finisce la memoria. Principalmente tre app: Snapseed, Camera+ e Photoforge, ma da provare tutte ovviamente senza esagerare a meno che non si abbia in mente di dipingere i propri pensieri e allora OldPhotoPro e PicGrunger.

IR: Cos’è Instagram per te?

G.P.: Assolutamente condivisione di idee, un ottimo metodo per imparare dagli altri.

IR: Segnalaci 3 utenti che ti piacciono moltissimo e spiegaci il perché.

G.P.: Guarda su Ig ci sono veramente ottimi fotografi e grandi artisti, senza ordine e senza far torto a nessuno, in Italia seguo assiduamente @kama_albert — geniali le interpretazioni dei soggetti fotografati, @siciliamia — emozionanti i suoi post sugli angoli abbandonati, e @miluuvet — un abbinamento di parole esposte con lo sguardo e viceversa, unica [ndr purtroppo @miluuvet ha un account privato, ma potete provare sempre a fargli richiesta, no?].

Se permetti una menzione all’estero, @thesungazer — un artista.

Detto questo come sempre vi lasciamo agli scatti di Giulio, sicuri che, proprio come lui,  non passino inosservati…

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