Iger della settimana // Phil Gonzalez, il fondatore della community Igers

L’iger della settimana è Philippe Gonzalez, fondatore della community Instagramers, cosa che ha fatto da molto tempo prima che Instagram facesse suo il claim “community first!

È sempre stato un appassionato di fotografia, passione che ha trovato sbocco naturale su Instagram, dati i suoi studi di marketing e nuovi media. Lo intervistammo già nel 2014 per parlarci proprio della sua passione per la fotografia e ancora nel 2015 a seguito della sua partecipazione all’Instameet in Expo 2015 di Milano.

Per chi ancora non lo conoscesse Phil Gonzalez (lo trovate su Instagram come @philgonzalez) è francese, ma di origini spagnole e come dicevo è il fondatore della communuty Instagramers o Igers (@igers): se seguite @igersitalia, @igersparma e partecipate agli eventi che organizziamo…. beh è tutto merito suo!

Nacque tutto per caso, per voler dare una mano ad una persona che cercava qualche best practice su Instagram (eravamo nel 2011 o giù di lì): venne quindi la nascita del sito www.instagramers.com e l’apertura dei gruppi locali. E il resto è storia, come si suole dire.

Ecco la mia intervista, realizzata con il prezioso aiuto linguistico di Laëtitia Chaillou (@parisianinrome).phil-gonzalez (2)

Sono passati tanti anni da quando hai dato vita alla community Igers… quali cambiamenti hai notato nell’utilizzo di Instagram da parte delle persone?

Instagram iniziò come una sorta di “Twitter con foto”: era questa l’idea del suo creatore, Kevin Syström. Pare che fu la sua ragazza a dargli l’idea dei filtri vintage e il gioco fu (quasi) fatto!

Dopo aver combattuto e vinto la lotta con Twitter (probabilmente avrebbe dovuto puntare sulle foto e i video molto prima), Instagram ha iniziato ad essere una parte importante dello sviluppo complessivo di Facebook.
Snapchat ha rotto un po’ gli schemi dei social con i suoi contenuti istantanei ed effimeri e tutti quegli effetti molto divertenti per la generazione più giovane (la “Z-generation) e Instagram non poteva perdere questo treno.

I video sono stati una grande scommessa contro Vine (Twitter), le Stories hanno dato un grosso contributo alla frenata dell’espansione di Snapchat.

Oggi Instagram si può definire un ecosistema d’intrattenimento dove potrebbe essere integrato ogni cosa… non solo i video, ma magari un nuovo modo di fare acquisti, di incontrare persone o di giocare con la Realtà Virtuale… tutto può accadere!

A livello di utilizzo, molti dei primi utilizzatori, ormai molto affezionati alle foto, hanno iniziato a usare le Stories come un mero complemento e ora si stanno divertendo molto con questi “micro momenti”.

I più giovani usano Instagram per seguire quello che le celebrità fanno o indossano, ma anche come un super Whatsapp dove poter condividere una diretta o una storia anziché scriversi. I limiti tra Facebook, Whatsapp e Instagram, sono ormai molto, molto sottili.

Zuckerberg e Syström sanno che sopravvivranno finché daranno quello che chiedono le persone: divertimento!

E da parte delle aziende invece? Non parlo dei top brand, ma di quelle piccole piccolissime…

Credo che le imprese hanno fatto passare molto tempo prima di essere su Instagram. In tutto il mondo anche le grandi aziende hanno iniziato tardi e lasciato passare due o tre anni prima di crederci davvero. Oggi quasi tutte le grandi aziende hanno un account anche se magari ancora lo usano male o con poca costanza.

Le piccole aziende, invece, hanno trovato una strada per fare marketing a costi più bassi rispetto ai modi tradizionali e stanno usando sempre più Instagram. Il problema è che Instagram (come Facebook, del resto) si sta evolvendo dall’essere un luogo dove promuoversi organicamente (ossia senza investimenti pubblicitari) ad un paid media dove non è più sufficiente avere tantissimi follower.

Io, nel mio piccolissimo, ho avuto nel corso del tempo diversi modi di usare Instagram e sto tornando ad un racconto di me stesso. Tu, invece, ora come lo usi?

Non credo di aver mai cambiato molto il mio modo di usare Instagram per il mio account personale. L’ho sempre usato come un’“impronta digitale” dei miei viaggi nel mondo, delle persone che ho incontrato, dei bellissimi posti che ho scoperto.phil-gonzalez (3)

Mi sono sempre preoccupato di fare belle foto e che siano coerenti con il mio feed. Grazie alle Stories, mi sento un po’ meno “frustrato”: posso raccontare micro storie della mia vita senza preoccuparmi troppo della qualità fotografica. Ora è più fresco… davvero “No filter”!

Il tuo libro, per ora a quanto pare solo in spagnolo, si intitola “Instagram, ¡Mucho más que fotos!” cosa è quel di più?

Il mio primo libro è stata davvero una grande esperienza! Dopo aver gestito per 6 anni gli Instagramers in tutto il mondo, dopo aver ricevuto oltre 10 milioni di visite al mio blog, dopo aver aperto @igersgallery in un bellissimo posto di Madrid (la Telefonica Foundation), potevo dire di aver fatto molto… ma in effetti un libro mi mancava per fissare tutte le cose che ho imparato e vissuto come Instagramers.

Much more than photos… perché Instagram era già “molto più che foto” quando è nato! Era già un modo di incontrare gente, un fidanzato, o trovare un lavoro! Ho vissuto tantissime esperienze e divertenti aneddoti e ho “dovuto” inserirne alcuni nel libro… ci sono ovviamente consigli su come usare Instagram per un’azienda e un account personale, ma anche risposte alle domande del tipo “perché perdo follower o like?”, “come posso diventare un utente suggerito?”, “come posso risolvere un problema di “trade mark””?  È davvero una sorta di “Bibbia” di Instagram!! 🙂

Qua lo potete trovare in spagnolo Bit.ly/muchomasquefotos

Nel tuo libro affronti anche l’aspetto umano di Instagram? Si fa un gran parlare di influencer che fanno markette, influencer che si sono montati la testa… c’è del vero o è solo invidia da parte di chi non è mai riuscito a sfondare? Come sono cambiati gli Instagramers negli anni?phil-gonzalez (5)

C’è ovviamente una parte importante dedicata al marketing per Instagram… come organizzare un contest o un challenge, come promuovere un prodotto attraverso un influencer e quali sono le best practice che funzionano con gli influencer. L’influencer marketing era già importante con i blogger e gli YouTuber, ma con Instagram è cambiato qualcosa. Non è più necessario essere un esperto videomaker, o un grande fotografo o uno scrittore bravissimo… si può diventare una star internazionale in pochi mesi!

Alcuni hanno iniziato a guadagnare molti soldi, altri no… alcuni erano preparati a questo cambiamento nelle loro vita, altri no… Io preferisco ricordare le persone che hanno trovato il successo senza cambiare… troppo. Alcuni sono cambiati davvero tanto… forse non hanno capito che nella vita “le cose vanno e vengono… così su Instagram. L’umiltà è una dei valori che apprezzo di più.

Stories, gallery, video, boomerang, immagini rettangolari, dirette… pensi che abbiano stravolto troppo Instagram o semplicemente arricchito?

Come tutti gli Insatagramers, pensavo che ci sarebbe stato un massiccio ricambio di utenti su Instagram e che le persone più grandi (l’X Generation e i Millenial) avrebbero lasciato l’app, ma non è stato così. Semplicemente hanno iniziato a usare quegli strumenti che l’X Generation trova divertentissimo usare. Oggi sia ha solo tanta libertà di scelta: puoi focalizzarti sulle foto, sui video, sulle Storie, sui live…L’Integrazione è stata davvero una bella cosa!

Sempre a proposito dei mille cambiamenti… secondo te l’acquisizione da parte di Facebook è stata un bene? Instagram avrebbe avuto lo stesso futuro senza il colosso Facebook alle sue spalle?

Facebook era il miglior partner possibile per Instagram e viceversa! Facebook ha integrato un’app “votata” al 100% al mobile dopo esser stato a lungo criticato proprio per la sua scarsa vocazione mobile… inoltre Facebook era “più vecchio” e non connesso con le generazioni più giovani… Instagram è stata una ventata d’aria fresca!

Se Instagram fosse stata acquistato da Twitter o Google (c’erano rumor molto fondati) le cose sarebbero state differenti: non credo che avrebbero reso Instagram quello che è oggi grazie a Facebook.

Il progetto Instagram galleries come procede? C’è qualcosa di nuovo cui stai pensando?

L’Instagramers Gallery, è un progetto non profit che siamo stati felici di lanciare con la collaborazione della maggiore compagnia di telecomunicazioni in Spagna e America Latina: Telefonica. Telefonica Foundation era molto interessata ai nuovi trend di comunicazione come la fotografia mobile e Instagram e ci offrirono di usare un bellissimo spazio dove esporre le foto di circa 30 account internazionali con stili diversi e provenienti da nazioni diverse. Organizziamo contest mensili così un utente può essere phil-gonzalez (4)esposto per 30 giorni. È un progetto che va davvero bene! Recentemente abbiamo organizzato un #LeicaContest in partnership con Huawei sulla street photography e abbiamo ottenuto più di 5.000 foto! 50 di esse saranno esposte presto all’Instagramers Gallery!

Abbiamo anche riflettuto se aprire altre Instagramers Gallery, ma vogliamo mantenere l’idea di un “posto speciale” e continuare ad essere “Una community con una grande passione per i suoi membri!”. Noi abbiamo promosso il concetto di community su Instagram, 3 o 4 anni prima che Instagram stessa iniziasse a lanciare il suo “community first!”.

Conclusioni: ti aspettiamo presto Phil!

È stato davvero interessante intervistarlo e avrei ancora mille altre domande da porgli… non perderò occasione di farlo nei giorni della prossima assembla nazionale: pare che anche Phil verrà in Sicilia a fine settembre!

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