Se su Instagram vedete un oggetto “reinventato” e scattato su una bella tonalità di rosso… al 90 % si tratta di una #rossovidale! @rossovidale è il progetto fotografico di Vanessa Vidale, art director milanese… anzi legnanese, che ha fatto del rosso il “codice colore” della sua brand identity.
“Armata” di iPhone (dalla cover rossa, ça va sans dire), cavalletto, colla modellabile e backdrops crea bellissimi scatti che reinventano un oggetto, interpretano un’idea, esprimono un’emozione… sempre a tema “rosso”.
Dato che il rosso è anche il “mio” colore, non potevo non innamorarmene… e dunque intervistarla!
La prima domanda è sempre abbastanza classica…
chi sei, cosa fai… e come e quando scopri Instagram?
Mi chiamo Vanessa e sono un’Art Director, Visual e Brand Designer. Lavoro in pubblicità da quando avevo 20 anni. Ho iniziato nella Milano da bere lavorando per i più grossi brand, ma poi ubriaca di stress me ne sono tornata in provincia portando il mio background alle piccole e medie imprese, per cui oggi curo tutta la comunicazione visiva. Dalle brochure sino alle campagne pubblicitarie passando anche per il web con creazione di siti internet e cogestione di social network.
Scopro Instagram verso la metà del 1012 e ne faccio un utilizzo puramente amatoriale.
Il progetto @rossovidale come e quando nasce… e soprattutto… perché?
Quando divenni freelance e creai la mia identità visiva scelsi il rosso come codice colore. Da lì qualsiasi cosa inerente al mio lavoro era rossa: bloc-notes penna cover cellulare… Questa cosa portò piano piano, i miei clienti, ad identificarmi a pieno con questo colore al punto che appena vedevano qualcosa di bello e rosso, mi facevano una foto e me la mandavano.
Un giorno una cliente accompagnò uno di questi messaggi da un sms con scritto: guarda che bello è #rossovidale.
Ed ecco che nel gennaio 2015 cambiai nome al mio profilo Instagram ribattezzandolo @rossovidale.
Tecnicamente come lo porti avanti? Scatti da reflex con un vero set fotografico e usi Photoshop?
Fermo restando il rosso come leit-motive, nel 90% dei casi cerco di fare scatti che rappresentino un’idea, un concept. Oggetti o elementi di uso quotidiano che diventano altro se colorati e ripresi in un determinato modo. Le foto le faccio principalmente con il mio iPhone che poi trasferisco sul computer per effettuare la post produzione quando necessario. Effettuando solo correzioni di colore e mai fotomontaggi.
Di che tipo di accessori ti sei dotata per questo tipo di scatti?
Oltre al mio iPhone a volte scatto con una Canon 1000D. Su un tavolo in ufficio allestisco i miei set utilizzando una lightbox automontate con luci esterne. Da poco ho acquistato una nuova lightbox da 40×40 cm con luci a led bianche incorporate che fa una luce stupenda. Ho un cavalletto a cui collego telefono o macchina fotografica. Poi utilizzo tutti quegli elementi che vedo usare dai fotografi professionisti quando scattano delle campagne o dei prodotti per me: cera o colla modellabile tipo plastilina per tenere il prodotto nella posizione necessaria nonostante la forza di gravità 😉 oppure delle veline per smorzare la luce ed avere ombre soft. Poi ho cartoncini bianchi e rossi di differenti dimensioni, ovviamente.
Le idee invece come nascono? Mediamente quanto tempo passa da “zero idee a pubblicazione su Instagram”?
Questa è la nota dolente… non sempre riesco ad avere idee o trovare elementi che giustifichino uno scatto. Diciamo però che di norma non ho un metodo fisso. A volte parto da un elemento, me lo guardo, me lo studio e vedo cosa potrebbe diventare. La mezza noce che ricorda il cervello, o dei dischetti per il viso che avvicinati diventano una nuvola… Quello che cerco di fare è riportare le idee in un taccuino, una volta che ho almeno una decina di scatti da realizzare, reperisco il materiale e passo una mattinata o una giornata a fare quello.
Vedo che pubblichi solo “quadrato”… una precisa scelta “filosofica” o pensi si adatti meglio al tuo progetto?
Sì solo quadrato. Penso che potrei utilizzare anche altri formati ma sono una maniaca dell’ordine visivo e utilizzare un unico formato mi rassicura mentalmente. ^_^
E con gli album, le stories… come ti trovi?
Aaahhhhh ecco una altra nota dolente. in generale non sono ancora entrata nel mood corretto per le stories in generale, per il progetto @rossovidale meno che meno. Ma sto studiando 😀
Qual è la foto cui sei più affezionata e perché?
Una in particolare no, ma tutte quelle che hanno un’idea e un concept alla base. Ecco perché ho scelto il cervello come foto profilo: perché tutto nasce da un’idea che deve poter avere senso.
Ultima domanda: quali sono i profili più “creativi” che segui?
Io seguo 3 tipologie di profili Instagram: quelli simili al mio con immagini costruite su set. Quelli con scatti di paesaggi, vita quotidiana e il ultimo quei profili puramente grafici che riprendono lavori di design, lettering o logotype.
Alcuni: @benedettodemaio, @sheiku , @__remmidemmi, @ayellowmark, @joselourenco, @thatsval, @ichrisbox_in_swe,@darrylljones, @grace_ciao, @perrycolante, @cappiello, @virgola_, @mskatherineq, @sketchinc, @goodcomma, @ninoisy, @talkingfood, @domfriday, @candyminimal, @perrycolante, @lulli51, @livscreams, @ladile, @mimivelarde, @mokassarart
Ne avrei almeno altri 50 🙂