La cornice era una delle più esclusive e prestigiose: la presentazione del calendario Lavazza 2015.
I protagonisti del calendario sono i difensori della terra, ovvero agricoltori e commercianti dei paesi in cui si produce il caffè, l’azienda, che con il calendario ha voluto imprimere una marcia forzata verso l’ecosostenibilità e naturalmente lui, l’autore: Steve McCurry.
Il sottoscritto e Phil Gonzalez, fondatore degli Instagramers, hanno avuto la possibilità di intervistarlo poco dopo la conferenza stampa e con lui abbiamo dunque parlato dei suoi progetti e del suo pensiero sulla mobile photography.
La mia attività sul campo dura ormai da tantissimi anni.
Ma c’è ancora moltissimo lavoro da fare. Tutti dobbiamo provare a fare uno sforzo per rendere il mondo un posto migliore.
E’ importantissimo lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato e ognuno deve dare il proprio contributo positivo al mondo.
Le persone che ho fotografato ne sono in un qualche modo i rappresentanti e sono tutti eroi. Lo sono nel loro tentativo di preservare la natura, il territorio e i prodotti della loro terra.
E’ un processo dopo tanti anni per me normale e riesco a mettere le persone a loro agio.
Parliamo dei nuovi trend della fotografia… Lei è interessato alla mobile photography?
Sempre più spesso i grandi reporter sono passanti che si trovano in un posto e in un momento in cui succede un evento memorabile.
Ormai tutti abbiamo un telefono, è uno sviluppo per me positivo. Grazie alla tecnologia mobile possiamo ritrarre la nostra vita in maniera più semplice.
Cosa pensa di Instagram?
In quanto espressione dei nuovi media, lo trovo un fenomeno interessante. Ho un account (@stevemccurryofficial) con 76000 follower (oggi oltre 90.000, ndr) e questo amplia il pubblico. Quando pubblico un libro ne vendo 10/15000 copie, se faccio una mostra possono esserci 1000 visitatori. Con la tecnologia parliamo di numeri molto più elevati.
Anche questa è una evoluzione positiva.