Igers Awards: intervista a Giulio Tolli

giuliotolli_1Continua il ciclo di interviste ai vincitori della prima edizione degli Igers Awards
Di chi si tratta questa volta? Per voi tre indizi: salta, ha un ciuffo che non si può non notare ed è nel dream team di @Igers_Abruzzo raccontando la sua città e la provincia attraverso i canali social di @IgersPescara: chi è? eccolo, Giulio Tolli winner della categoria Fashion Uomo per #iga2014.
Chi è Giulio Tolli
Giulio, 24 anni e abruzzese doc, è stato adottato dalle Marche. Da sempre innamorato di ogni genere di fotografia, finto ingegnere informatico e ciuffo dipendente. Troppo estroverso, disordinato, antipatico, diretto e dinamico. ‘Coltivo la mia mente in lotta permanente’. Il caos è il mio habitat ideale. In totale simbiosi con il mio smartphone. C’è chi sogna l’America, io sogno l’Africa. Se non basta per capire chi sono è ora di conoscerci di persona!
Instagram e Giulio… come, quando, quanto e da quanto?
Instagram? Una realtà in cui sono totalmente immerso, quasi una seconda vita 2.0, racconto la mia storia attraverso le immagini cercando di racchiudere piccoli pezzi della vita, un mosaico di fotografie che rappresentano quello che penso, le situazioni che vivo, persone ed emozioni. Iscritto da quando di preciso non ricordo, ma essendo Android addicted appena è uscita l’app non me ne sono separato più. Instagram per me è una sorta di droga benefica a dosi giornaliere. Colpire, essere originale, trovare il particolare e trasmettere qualcosa sono le mie uniche regole.
giuliotolli_2Prova a dare qualche suggerimento a chi ti segue: editing, caption e come avere più follower.
Per quanto riguarda i consigli non sono esattamente la persona adatta dato che il mio editing è molto minimale, VSCOcam è l’unica applicazione che utilizzo per modificare le fotografie, tutte scattate da smartphone, la caption per me è essenziale dato che provo a descrivere il momento in poche parole più semplici possibili per riuscire a colpire e condividere quello che penso. Avere più follower? Parto dal presupposto che non sono su Instagram per avere millemila seguaci: la cosa più importante, come già detto, è essere originale e riuscire a distinguersi dagli altri utenti, essere molto social e instaurare un vero e proprio rapporto con gli altri è la cosa principale per essere seguiti.
Da poco hai aperto l’account @gtjumps… perché un altro account e come lo usi?
@Gtjumps è un’idea che mi è venuta all’improvviso quando ho notato che i #jumpstagram avevano succeso e allora perché non aprire un canale esclusivamente incentrato sui salti? Nella galleria ci sono solo jump cercando sempre di raccontare qualcosa quindi mettendo in risalto momenti e paesaggi per non cadere nel banale, anzi se saltate taggate #jumpwithGT che sto raccogliendo salti in tutto il mondo sulla mia pagina Facebook Gtjumps.

Veniamo al tuo trionfo nella categoria Fashion Uomo per la prima edizione degli Igers Awards: innanzitutto WELL DONE! Ci racconti questa esperienza?

Questa anche per me è stata una novità del tutto inaspettata, io Fashion? Nella mia galleria le foto in cui compaio sono decisamente in minoranza rispetto alle altre, ma non si butta via niente e sicuramente sono felicissimo della vittoria (battere Mariano Di Vaio è un motivo di grande orgoglio per il mio ciuffo). Ringraziare tutti è il minimo che possa fare, forse dovrei aprire un altro account basato sulla moda, ma non è proprio il mio stile preferito quindi declino subito.

Tre Igers che consigli di seguire?
Tre sono troppo pochi non vale, ne seguo talmente tanti che amo ed è difficilissimo scegliere. Amo le foto di @veeceecheng@palomaparrot e @perrycolante anche se tra i miei following ne potete trovare tantissimi che fanno foto stupende e originali.
Cosa non ti ho chiesto e invece avrei dovuto?
Di risposte ne ho quante ne vuoi, di domande meno, anzi queste sono state perfette per riuscire a descrivere cos’è Instagram per me. L’unica cosa che mi manca di dire è che amo conoscere nuove persone e prima o poi mi piacerebbe incontrare le persone che seguo per non rimanere solo a qualcosa di strettamente online, le chiacchiere e la stretta di mano valgono sempre molto di più di un commento o un like.

 

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