Il Blu sul Teatro Pinelli di Messina

Opera di Blu sul Teatro Pinelli, particolare, ph. @emme_enne
Opera di Blu sul Teatro Pinelli, particolare, ph. @emme_enne

Di Blu non avevamo ancora parlato nella nostra rubrica. Perché nonostante sia uno dei mostri sacri della street art italiana, acclamato nel mondo come uno dei 10 migliori street artist viventi, è molto difficile analizzare la propagazione dei suoi lavori condivisi sui social, seguendo una ricerca puntuale e metodica che possa ottenere un quadro completo delle sue opere attraverso un tag ben preciso.

Se infatti si volessero cercare le sue creazioni sfogliando il tag #BLU non si otterrebbe alcun risultato utile: bisognerebbe scorrere oltre 1 milione di media, per trovare sporadicamente foto delle sue opere; ma ecco che alcuni volenterosi hashtag come #blustreetart (140 media) e #blustreetartist (72 media) danno qualche idea sulla produzione diffusa online dell’artista.

Opera di Blu, ph. @topshelftodd dal tag #blustreetart
Opera di Blu, ph. @topshelftodd dal tag #blustreetart

Possiamo però parlare di lui attraverso l’ultima grande sua impresa, quella realizzata su una delle pareti del Teatro Pinelli (occupato) a Messina, in una delle zone più degradate della città.

Le immagini di Blu sono sempre corali, impattanti turbinii di figure ammassate, angosciate. Il monotono (spesso usato nonostante le diverse accezioni di colore) serve a enfatizzare l’effetto di agonia delle sue grandi opere tristi, spesso incentrate sul messaggio della lotta popolare e di una condizione umana sempre più disperata.

Come un moderno Bosch, ritrae il declino della società contemporanea e locale con un grande e meraviglioso “giudizio universale marino”, quello sul Teatro Pinelli, volutamente in relazione con il mare (vita e morte della stessa città), un mondo sconvolto dal potere, dai soldi, dal profitto, dal commercio, che urla la sua angoscia.

E così possiamo analizzare un piccolo contributo degli Instagramers alla divulgazione dell’ultima fatica di Blu grazie al tag #teatropinelli, consapevoli del valore artistico e storico dell’opera in una città che disattenta, passava davanti all’artista senza sapere minimamente cosa stesse succedendo.

Chissà se Messina avrà il coraggio di cancellare un’opera di così grande valore artistico e di fama mondiale. Tuttavia, se dovesse succedere, rimarrà sempre una foto che lo avrà fermato nel tempo.

 

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