Nel delirio di pazzia che nei giorni scorsi ha turbato il mondo Instagram con l’annuncio del lancio del nuovo algoritmo, che permetterebbe di ordinare lo streaming delle immagini non più per cronologia ma per interesse rendendolo molto più vicino a Facebook, molti hanno gridato all’orrore prima di tutto per il cambio di stile a cui non si era abituati (“Zuckerberg, ci stai ammazzando il nostro amato social!” sembra levarsi a gran voce) e in secondo luogo per il timore di non essere più considerati come prima da like e commenti ordinari con il conseguente calo di quella visibilità spesso guadagnata anche con fatica.
In questo delirio, appunto, mi ha fatto molto sorridere il post lanciato il 28 marzo dal profilo Instagram ufficiale @muralfestival che per invitare i propri follower ad attivare le notifiche ai post e per non perderne così neanche uno dedicato al Festival, ha usato metaforicamente l’immagine di un grande murales sul quale l’artista Escif ha dipinto un tasto d’accensione, con tanto di scritte ON – OFF, puntato appunto sul tasto ON.
Ma conosciamo meglio questo geniale artista.
Le forme eleganti e sottili, monocromatiche delle sue opere tradiscono in realtà un artista visionario molto cinico nei confronti del suo tempo.
Con uno stile ben preciso l’artista spagnolo elabora concetti che creino riflessione nello spettatore. Non cerca l’effetto decorativo a tutti i costi, ma il suo obiettivo principale è quello di svegliare le coscienze. Lo hanno definito un po’ il Magritte della street art; con quelle figurine sottili, quel segno magico e ricco di surrealismo, induce lo spettatore ad entrare in un mondo di sogno.
Con sarcasmo e delicatezza, il suo minimalismo è fatto per ragionare o per evadere.
Per scoprire di più ecco a voi una bella intervista fatta all’artista e una piccola gallery delle sue opere selezionate dal tag #escif.
Per seguirlo su Instagram il suo profilo è semplicemente @escif.
