Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla prova di forza di Instagram nei confronti di Snapchat, ovvero l’uscita di Stories. In seguito all’annuncio di questo nuovo strumento molte sono state le reazioni nel mondo social. Chi accusa Instagram di aver copiato in toto o quasi le funzionalità di Snapchat (il fondatore di IG non si è certo nascosto in queste dichiarazioni), chi difende il colosso di Zuckerberg sostenendo la scelta di implementare in Instagram le funzioni che oggi, in generale, stanno avendo maggior successo, ovvero dei brevi racconti foto/video che restano online al massimo 24 ore.
Ma partiamo dal principio.
Cosa sono le Instagram Stories
Sono immagini o brevi video che non appaiono direttamente nel feed delle persone che seguiamo, bensì compaiono tutte insieme in una sezione a parte, in cima alla homepage, Inoltre, le Stories sono visibili cliccando sull’immagine del profilo di qualunque utente, anche se non lo seguiamo. Riconoscere la presenza di una Story è semplice, l’immagine del proofilo utente sarà circondata da un anello colorato.Le foto ed i video, inoltre, possono essere arricchiti con testi ed emoji. Tutto questo sarà visibile ai nostri follower per 24 ore.
Ma è davvero la fine di Snapchat?
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un calo degli utenti attivi su Instagram poiché sempre più attratti dal fascino di Snapchat. Per molti il format del social della fotografia stava invecchiando a favore di Snapchat.
È innegabile che Facebook, in passato, quando non ha potuto comprare un’azienda ne ha sempre copiato i suoi punti di forza. Vi ricordate Periscope?
Nel web si parla già di “fine del fantasmino” e il motivo sembra comprensibile. Un’app con oltre 400 milioni di utenti attivi si confronta sullo stesso terreno con una che di utenti ne ha circa 200 milioni. E dunque la domanda di molti utenti influenti su Instagram è: perché costruirmi una community su Snapchat quando posso fare le stesse cose e sfruttare la mia base di follower costruita negli anni su Instagram?
Anche i brand, inoltre, sembrano preferire Stories. Nike, per esempio, ha generato 800.000 views su una Story pubblicata martedì scorso (primo giorno di uscita di Stories), in confronto al migliore video pubblicato su Snapchat che ha avuto 66.000 views (dati raccolti da Nike e Laundry Service social media agency).
La mia opinione è che probabilmente Stories doveva uscire molto tempo prima, quando gli utenti attivi su Snapchat erano molti meno. Ad oggi il fantasmino è utilizzato da un vasto pubblico di affezionati e questo potrebbe rendere la vita dura ad Instagram, ma è anche vero che i due pubblici ed i contenuti sono molto differenti sui due social. Instagram si basa su contenuti di livello tecnico più alto e le Stories aiutano a raccontare i “backstage” degli scatti e del racconto senza switchare tra app diverse e senza pubblicare troppi contenuti nel feed durante una vacanza o un’esperienza. Il pubblico si Snapchat, invece, ha un’età media inferiore, produce contenuti più “teen oriented”, molto più spontanei e viene utilizzato, secondo le ultime statistiche, per la maggior parte come app per scambiarsi foto e video come fosse una chat di nuova generazione.
I vantaggi di Instagram Stories
Dopo aver osservato l’uso di Stories in questi giorni ho notato che la tendenza è di usare questo strumento per rafforzare il racconto che avviene attraverso la pubblicazione di una classica foto su instagram. Una foto (la migliore) nel feed Instagram, le altre ed i video di backstage descrivendo la situazione vanno invece su Stories.
Un altro uso interessante è fornire contenuti esclusivi su Stories, come avviene anche su Snapchat ma con una base utenti molto più grande.
Infine non dimentichiamo, come ha sintetizzato perfettamente Marco Usai in un post su Facebook, che finalmente potremo scoprire chi c’è dietro un profilo Instagram. Stories dà un volto ed una voce ai nostri follower/following, un elemento da valutare e non sottovalutare.
I vantaggi di Snapchat
Dalla sua il fantasmino ha la leggerezza del racconto, il non dover pensare troppo prima di pubblicare un contenuto, l’aggiunta di filtri e faccine agli snap (attenzione però che Facebook ha comprato MSQRD a marzo ed ha iniziato i primi beta-test) che rende tutto più spensierato e immediato.
In conclusione, non credo che Stories decreterà la fine di Snapchat, ma probabilmente ne decreterà un netto taglio nelle stime di crescita, soprattutto nel settore adv in cui oggi Facebook può offrire il meglio sia nel nuovo mondo social delle 24 ore sia nel format tradizionale.
Instagram sarà dedicato ad un pubblico più adulto che non aveva voglia di imparare ad usare un nuovo strumento ed un’interfaccia oggettivamente complicata che ora è integrato nell’app che già utilizzava. Snapchat continuerà ad essere utilizzato soprattutto tra i teenager e forse converrà ai suoi fondatori rafforzare la funzionalità di chat e messaging che, almeno stando al nome dovrebbe essere il principale utilizzo per cui è nata.
Ah, vi ricordate la lotta tra Facebook e Google+ com’è finita?