Instagram: un libro su marketing, strategia e guida all’uso

Da ieri è in libreria e sullo store online di Hoepli, l’editore, “Instagram Marketing. Immagini, brand, community, relazioni per il turismo, eventi“, il libro di Ilaria Barbotti, presidente dell’Associazione Instagramers Italia, che spiega come usare il visual storytelling per fare business. Ovviamente, l’intervista in anteprima è tutta per noi.
Instagram nasce nel 2010, quindi 5 anni fa. E 5 anni nel mondo della tecnologia e delle app corrisponde a una sorta di “era” in cui tutti sperimentano, utilizzano, abbandonano. In 5 anni di vita di Instagram, c’è ancora qualcuno che non lo sa usare?
Sicuramente sì. Anche se sono passati anni dalla nascita di Instagram, oggi abbiamo ancora tanto da imparare e da fare su questa piattaforma. Instagram infatti consente di lavorare in maniera strategica, ma bisogna conoscere a fondo tutte le dinamiche interne di media e di community che in questi 5 anni sono diventate molto forti.
Aggiungo inoltre che in Italia nell’ultimo anno si è registrato un importante incremento nell’uso di Instagram come strumento di promozione da parte di aziende e anche di utenti, quindi questo è il momento migliore per lavorarci in maniera creativa e strategica.
 
Come si integra Instagram nella comunicazione aziendale?

Instagram può integrare le strategie di comunicazione aziendali in vari modi: la maniera migliore è renderlo complementare ad altri canali social già in uso e comunque curandolo con progetti creativi e visual e in maniera costante.

Le attività che si possono svolgere su Instagram sono diverse, dalla creazione di contenuti, al coinvolgimento di personaggi noti della rete Instagram con varie modalità, alle sfide fotografiche per ingaggiare utenti, a eventi offline di vario genere.
Per il marketing la misurazione dei risultati è fondamentale. Quali sono i parametri che indicano il successo di una campagna promozionale su Instagram?
L’analisi dei risultati su Instagram può avvenire con diversi tool esistenti oggi, alcuni con monitoraggi a pagamento molto puntuali altri gratuiti con analisi di base, ma sempre molto utili. Ad esempio un dato interessante sono sicuramente i like che una foto riceve così come la crescita dell’account aziendale in numero di follower. Ma questo non basta. Occorre analizzare anche la qualità di like e commenti alle foto: solo l’analisi qualitativa ci dirà quanto realmente una campagna o un prodotto stiano funzionando.

Ilaria Barbotti
Ilaria Barbotti

Recentemente Socialblade ha stilato la classifica dei 100 profili di Instagram più seguiti al mondo (sopra i 3 milioni e mezzo di follower) e solo 16 di questi sono brand (anche se gli altri sono celebrity, quindi molto vicine al concetto di “marchio”). Secondo te, perché? 

La classifica è molto interessante e ci sottolinea un aspetto fondamentale di Instagram: le persone e le relazioni. Di fatto Instagram è nato come uno strumento di condivisione di immagini personali e qualitative, e ancora oggi il contenuto che funziona meglio è sempre quello in equilibrio tra personalità e vita privata, con una buona qualità della foto. Quindi si predilige ancora la qualità delle immagini rispetto a una comunicazione aziendale/commerciale “classica”.

Non dimentichiamoci che Instagram è nato e per i primi anni è rimasto un social fondamentalmente chiuso (solo iOs) e che ha promosso e ha supportato attività “personali” e solo profili personali, non di brand (la vecchia lista dei “suggeriti” puntava tanto alla qualità e all’esclusiva del contenuto). Questo approccio aziendale ha un po’ segnato la storia e l’evoluzione di questa piattaforma che per me è ancora oggi uno strumento di ispirazione fotografica e di ricerca qualitativa di belle fotografie.
Quali sono le 5 regole che dovrebbe adottare un brand che decide di aprire un account su Instagram, al di là dei tecnicismi come il geotag o gli hashtag?

Le 5 regole per il brand che approccia Instagram sono:

  •  Curare il contenuto da condividere a livello qualitativo
  •  Coinvolgere la community Igers e gli influencer del proprio settore
  •  Essere realmente social e costante con le interazioni (like e commenti)
  •  Attivare operazioni offline e online che arrivino alle persone
  •  Cercare di mantenere uno stile fotografico proprio.
Il tuo libro, Instagram Marketing, a chi è dedicato? Chi dovrebbe comprarlo e perché? A chi servirà?

Il libro è dedicato a tutti: a chi non usa Instagram, ma vuole iniziare a farlo, agli esperti di comunicazione, i social media manager, ma anche alle agenzie di comunicazione, alle aziende, ai marketing manager che vogliono apprendere meglio come funziona Instagram. Non è un manuale tecnico, ma un libro che concentra in sé racconti, esperienze, case history degli ultimi 4 anni e che offre molti stimoli a chi lo legge. E’ stato studiato e pensato per chiunque abbia interesse nella comunicazione visual, nel social media marketing e nelle Pubbliche Relazioni. Si pone come uno strumento utile a tanti, che in ogni pagina offre spunti e stimoli per conoscere, capire, avvicinare, interagire, creare un progetto, arricchire un account, costruire relazioni con le persone che popolano questo “piccolo cosmo” che è Instagram.

Disponibile in libreria e sullo store online di Hoepli.
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