Servizio a cura di Pietro Contaldo (@igersnapoli)
In occasione della mostra di #24HourProject a Napoli, il nostro Pietro Contaldo ha intervistato Renzo Grande (@Aliveinnyc), fondatore del progetto che quest’anno è arrivato alla quinta edizione.
1) Cosa ti ha spinto a creare il 24HourProject?
Il mondo è pieno di storie non raccontate e non è facile vedere come queste storie, pur accadendo in ogni angolo di città differenti, siano legate le une alle altre. Lo scopo di 24HourProject è lasciare che le persone di ogni luogo raccontino le loro storie così che tutti possano collegare e vedere quello che accade in tutto il mondo in un solo giorno.
2) Come ti senti a mobilitare migliaia di persone in tutto il mondo che partecipano con passione a 24HourProject?
È sorprendente vedere quanti partecipanti si uniscono in un giorno intero! È ancora più difficile da credere come durante il giorno dell’evento persone provenienti da tutto il mondo inizino a condividere su più canali social media post taggati # 24hourproject. Sono prima di tutto grato a tutti coloro che donano il loro tempo e talento a condividere le storie delle loro città nella speranza di rendere il mondo consapevole di ciò che accade. Quest’anno siamo riusciti tutti insieme a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle vittime de traffico di esseri umani. In questo modo siamo riusciti a fare qualcosa di buono attraverso le nostre foto.
3) Il tuo modo di fare fotografia va oltre la semplice street photography, le tue foto hanno sempre un carattere romantico, comunicano sentimenti e ognuna di esse racconta una storia. Qual è il percorso che ti ha portato a raggiungere questa qualità?
Essere fedele a me stesso, rimanendo percettivo su ciò che mi circonda e con l’obiettivo di condividere attraverso le immagini. Quello che accade nella mia vita è ciò che deve aiutarmi a esplorare e conoscere la mia fotografia.
4) New York è una città che sicuramente ispira molto, qual è il luogo che più ti ha ispirato a scattare foto?
New York ha una magia unica, ci sono molti angoli che ti trasportano in uno dei tanti epici film girati qui. Ma come New York, molte altre città hanno il loro elemento particolare che mi spinge a continuare a esplorare, documentare e condividere. Anche a New York ci sono giorni in cui sono in cerca di nuova ispirazione. In quei giorni io trovo ispirazione visitando una delle tante sfilate. La sfilata di danza, Halloween, santa parata o parata gay … quando tutti escono per le strade per festeggiare insieme.
5) Che ricordi porti con te del tuo viaggio in Italia?
L’Italia, il Sud Italia è un posto come nessun altro. Le persone sono allegre e gentili, mi hanno fatto sentire fin dal primo momento come se fossi a casa. Mi ricordo ancora le tante risate e i momenti condivisi mentre si camminava in ogni angolo di Napoli. Essere in una città in cui le persone sono gioiose e mostrano le loro emozioni senza tenere nulla in cambio è stata sicuramente una fonte d’ispirazione. New York ha i suoi angoli cinematografici, l’Italia ha il calore umano.
6) Da chi trai ispirazione e chi consiglieresti di seguire su Instagram?
Trovo ispirazione da molti tipi di arte. L’ascolto della musica in una giornata uggiosa, vedere un film,un documentario, contemplando le cose che accadono di fronte a me. Ammetto che a volte mi perdo in quei piccoli dettagli .. ma poi quei dettagli sono ciò che mi ispirano a continuare a condividere facendomi sentire vivo. Su Instagram attualmente trovo ispirazione nei fotografi documentaristi che si stanno concentrando su importanti questioni umane. @Edu_martinsp sta facendo un lavoro incredibile che documenta la crudeltà umana nella Striscia di Gaza. @Jelisapeterson documenta dal vivo ciò che accade in Mozambico.
7) Parlaci del tuo libro, quando sarà pronto “Alive in Varanasi”?
Dopo essere andato in Pakistan per lavoro, ho avuto modo di visitare il Nepal e l’India. Ho avuto la fortuna di essere in India durante la festa annuale di Varanasi. Dopo aver documentato l’esperienza e le cose che ho visto a Varanasi,sempre voglia di tornare lì da quei giorni nel 2013.
Il libro “Alive a Varanasi” sarà un documentario di tutte le tante storie vissute durante la mia visita. Sarò pronto a dicembre 2016. Per ulteriori informazioni si può visitare renzogrande.com.
8) Puoi darci qualche consigli per scattare foto migliori?
Essere fedeli a se stessi e trovare una voce all’interno delle immagini. Tutti possiamo imparare la tecnicità delle telecamere attraverso la pratica e manualità, ma ci vuole l’onestà di catturare ciò che ci fa muovere davvero.
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