Ken Follett: un autore “social” a 300 Km/h

@ellycleo

Servizio a cura di Leonardo D’Imporzano (@leodimpo)

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@giovanni_dutto (on Twitter)

Un gruppo di ragazzi “smanetta” sul proprio smartphone lungo il binario della stazione Termini, tra loro, un uomo dall’aria distinta, dal capello bianco “spettinato”, vestito in giacca blu con una cravatta in tonalità “elettrico” che guarda, con aria molto “british”, il treno in arrivo.

Cosa c’è di strano in questa scena? Che l’uomo dall’aria “british” è british davvero ed è un autore da 120 milioni di libri venduti: Ken Follett. Mentre il “gruppetto” che lo circonda, sono i fortunati “igers” che hanno avuto l’opportunità di partecipare a questa “Unconventional” presentazione dell’ultimo romanzo  “I giorni dell’eternità” della Trilogia “The Century” del Re del “Best Seller”, avvenuta a bordo di un treno Italo sulla tratta Roma Termini – Milano Porta Garibaldi a 300 Km/h.

“Mondadori “ e il suo staff, hanno saputo innovare quella che generalmente è un evento noioso: domande “standard”, con un microfono passato di mano in mano a giornalisti che scrivono chini velocemente le risposte su taccuini e tablet, con autori svogliati dietro ad una scrivania, che sorridono forzatamente a fotografi che scattano senza sosta, prima di sottoporsi al ripetitivo e massacrante rito dell’autografo sul volume.

Ebbene, lungo una carrozza riservata, in un ambiente meno formale, come se per caso Ken Follett fosse stato riconosciuto dai suoi casuali compagni di viaggio, le domande si sono susseguite con una nota di “famigliarità” andando a chiedere anche alcune curiosità.

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@oraziospoto

Si è scoperto così della sua passione per il Bourbon e per la musica Blues, come suoni ogni lunedì sera in un gruppo che si ritrova in una sala prove lontana dagli occhi e soprattutto dalle orecchie del pubblico, sebbene adori comunque esibirsi per eventi di solidarietà rimanendo piacevolmente sorpreso dalle groupie sotto il palco. Ma anche della sua passione per i “social”, sebbene per ora usi solo twitter, per avere così un contatto diretto con il suo pubblico.

Un Follett “a tutto tondo” che risponde anche a domande inusuali, su come ad esempio ad una riduzione cinematografica dei suoi (lunghissimi) libri in un format da 15 secondi a puntata per instagram (cosa che per ora considera terribile, ma mai dire mai) o ancora a cosa legga la sera prima di addormentarsi, scoprendo così come in questo periodo  sul proprio comodino ci sia posto per il premio nobel Modiano, ammettendo che neanche lui, come tutti i non francesi, conosceva prima di vincere l’ambito riconoscimento.

A documentare tutto, ovviamente gli Igers, che con le loro foto hanno trasportato la conferenza stampa anche su Instagram!

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