La festa ha un significato profondo e religioso, un voto in onore della Vergine Assunta che si dice abbia salvato la città dalla pestilenza. Nel dicembre del 2013 è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità.
Ogni 14 agosto è Festha Manna (festa grande); dalla mattina il centro storico della città diventa un via vai di curiosi e devoti che partecipano alla vestizione dei candelieri, i ceri, delle grosse colonne di legno che vengono addobbate con fiori, ghirlande, in alcuni casi con delle spighe di grano e con le bandiere.
Terminata la vestizione, ogni candeliere viene trasportato dai portatori fino a Piazza Castello da dove parte la sfilata. Dieci i ceri votivi che partecipano alla processione, ognuno sorretto da 8 portatori che fanno parte dei gremi, ossia le corporazioni delle arti e mestieri di Sassari, grazie ai quali vive questa antica tradizione.
Alle 18 in punto parte la sfilata,al suono di tamburi, ma anche di pifferi; i candelieri vengono fatti ruotare a passo di danza durante la discesa del corso Vittorio Emanuele , con una piccola sosta a palazzo Civico dove i gremi incontrano le autorità per il brindisi di augurio a “Zent’anni” ( augurio di lunga vita ). Sindaco e amministratori si uniscono al corteo fino alla chiesa di Santa Maria di Betlem dove si conclude la cerimonia con la preghiera e benedizione.