Le Gallerie degli Uffizi e Instagram: un connubio vincente

Le Gallerie degli Uffizi e Instagram: un connubio vincente

Molto è cambiato dal 2015, anno in cui Eike Schmidt inizia a ricoprire la carica di direttore delle Gallerie degli Uffizi. A settembre di quest’anno è stato lanciato il sito web, che ha permesso al complesso museale di primeggiare rispetto ai siti di bagarini che negli ultimi anni detenevano le prime posizioni nei motori di ricerca. Sono però i canali social ad aver rappresentato la svolta digitale del museo.

Il direttore degli Uffizi ha, infatti, commentato: “I nostri due canali social e il sito web sono strumenti fondamentali per favorire dialoghi e dibattiti incentrati sulle opere da noi custodite e sulla vita del museo. Poco più di due anni fa gli Uffizi non avevano nemmeno un sito web, adesso invece siamo in testa alle iniziative digitali tra i musei italiani. È di particolare valore il fatto che sia su Instagram, sia su Twitter ci confrontiamo con un pubblico fedele che torna anche più volte al giorno a guardare e rispondere ai nostri nuovi contenuti, e che nel caso di Instagram è veramente globale, mentre i fedeli di Twitter comprendono un bacino prevalentemente radicato a Firenze e Toscana. Così con i mezzi tecnologici contribuiamo a realizzare il sogno del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana: gli Uffizi diventano sempre di più il museo del mondo, e al contempo il museo dei fiorentini.”

Il profilo Instagram, @uffizigalleries, conta ad oggi oltre 107.300 followers e 663 post, arrivando a occupare un posto di rilievo nella classifica dei profili dei musei italiani più seguiti. All’interno del profilo Instagram sono compresi non solo gli spazi delle Gallerie degli Uffizi, ma anche Palazzo Pitti e i giardini monumentali di Boboli. Tra le opere finora più apprezzate su Instagram troviamo il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti, il Laocoonte di Baccio Bandinelli, Pallade e il Centauro di Sandro Botticelli, ciascuno con oltre 7.000 like a foto.

Con una media approssimativa di circa 2000 like a foto, ogni post viene gestito con un’estrema cura del dettaglio. L’obiettivo appare quello di fornire in digitale una panoramica delle opere custodite all’interno delle Gallerie, con un approfondimento didascalico in lingua italiana e inglese, utile a rendere più chiara l’opera al potenziale visitatore, arricchendo la sua conoscenza e forse invogliandolo a visitare il museo stesso. Non mancano, inoltre, i post più personali, in cui il museo si racconta al pubblico: basti pensare all’hashtag #UffiziVintage, in cui sono raccolte alcune foto che raffigurano gli Uffizi del passato. Queste fotografie possono essere visionate all’interno dell’archivio fotografico degli Uffizi. Il profilo Instagram, sia attraverso i post che attraverso le storie, viene inoltre efficacemente usato per pubblicizzare gli eventi realizzati negli Uffizi e a Palazzo Pitti.

Le Gallerie degli Uffizi e Instagram: un connubio vincente

Ciò che adesso rimane da capire è se ci sia una correlazione positiva tra il successo su Instagram del profilo @uffizigalleries e il numero di visite, a partire dall’apertura del profilo stesso. Se venisse effettivamente trovata tale correlazione, il caso degli Uffizi potrebbe essere preso come punto di riferimento per i musei più piccoli, i quali potrebbero giovare di uno strumento efficace e a basso costo, dotato di un forte impatto visivo e comunicativo.

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