Anno nuovo, aggiornamento nuovo.
Instagram, la piattaforma di proprietà di Facebook, ha salutato il vecchio anno con due novità importanti.
group chat
La prima riguarda la possibilità di menzionare tutti e ogni singolo utente nelle chat di gruppo. Un modo significativo di rendere più user friendly uno strumento come la messaggistica oltre a segnare un passo significativo, quand’anche non definitivo, in termini di ordine e pulizia delle conversazioni.
A dircelo è la reverse engineer Jane Manchun Wong attraverso il suo profilo Twitter.
strike a pose
La seconda novità riguarda il mondo delle stories. Si chiama POSES e nella sezione dedicata trova il suo pulsante con la dicitura LAYOUT.
Instagram ci fornisce delle griglie di composizione predefinite e ci dona la possibilità di compiere dei multi-scatti assemblandoli direttamente in app, senza dover ricorrere ad applicazioni esterne di manipolazione delle immagini. Una volta aver scelto la griglia che preferiamo, possiamo scattare le foto, da un minimo di due a un massimo di sei, confermare la nostra composizione e poi applicare qualsiasi altro accorgimento che più ci interessa e che già sono presenti su Instagram, per completare la nostra storia.
Posta la volontà di tenere alto il livello di competizione con Snapchat e con Tik Tok, il nuovo aggiornamento risulta essere un modo pro-attivo di esprimere la propria creatività e anche un escamotage per aumentare il tempo di permanenza su Instagram senza abbandonare la piattaforma stessa.
#2020vision to the future (and beyond)
Come ultima notizia voglio spostare l’attenzione non su un aggiornamento, ma sui contenuti di mamma Instagram in questo nuovo decennio.
Tramite l’#2020vision, Instagram entra nel suo secondo decennio guardando al futuro. Dal profilo ufficiale si evince come la sua intenzione sia quella di portare a conoscenza le storie di 20 personalità differenti che secondo la piattaforma devono essere assolutamente seguite.
Si inizia con una 18enne di nome Alyssa Carson che sarà la prima studentessa in formazione ad andare in missione su Marte grazie ad un progetto supportato dalla NASA.
La seconda testimonianza invece porta all’attenzione la storia di Melati Wijsen, founder di Bye Bye Plastic Bags insieme alla sorella. Il focus in questo caso è sulla sostenibilità e il rispetto dell’ambiente attraverso un programma educativo delle generazioni più giovani, che si chiama Youthopia, affinché ci sia una consapevolezza sulla plastica, il loro impatto inquinante sul nostro ecosistema e un attivismo che impone di non perdere tempo.
Instagram insomma ci dà contezza di progetti, persone e visioni che mirano a vivere nel presente il futuro. Chissà chi saranno i prossimi.
Per ora buon anno, buon decennio.