Luca Federici // Iger della settimana

Luca Federici Selfie

Luca Federici SelfieQuesta settimana Instagramers Italia ha incontrato Luca Federici, @lucafedericiphoto, vincitore del challenge toscano #toscanatale13, a cui avevamo promesso di fare un chiacchierata.

Ciao Luca, ancora complimenti per la tua foto con cui hai vinto il challenge, i local manager toscani sono stati praticamente tutti d’accordo nell’assegnarti la vittoria.

Domanda d’obbligo: descriviti brevemente, su Instagram e nella vita di tutti i giorni!

Sono Luca Federici, tendenzialmente un romantico lunatico, nato e cresciuto in the lovely Toscana. Dopo aver studiato lingue, crebbe in me una insaziabile voglia di osservare e raccontare. Incontrai così la fotografia a 20 anni e fu colpo di fulmine.
Anni passati con i chimici, vecchi rullini e con i vapori della camera oscura, sostituiti da secchiate di bites e dagli odori insulsi delle stampanti, tornando ai rullini con le LOMO e approdando infine alla “phoneography” con Instagram.
La passione e la costanza mi hanno fatto crescere (e spero di continuare a farlo) come fotografo e poi grafico, aprendo uno studio in proprio, insegnando fotografia e seguendo progetti di comunicazione per aziende.
Seguo attivamente il Fotoclub Fucecchio con il quale organizzo il FoFu Phot’art, festival fotografico internazionale.
Ho anche una vita sociale (che dovrebbe disintossicarmi dalla fotografia, ma la subisce) fatta di biciclette, mountain-bike in primis, e una fidanzata, Martina, che mi sopporta in tutto questo gran casino.

Come e quando hai conosciuto Instagram?

Ho cominciato a usare Instagram a luglio 2011 perché mi risolveva alcuni limiti di hipstamatic che usavo già da tempo e che in comune avevano la vicinanza agli scatti analogici improvvisati e meno prevedibili delle foto fatte con le LOMO.

È stato “amore a prima vista” o hai avuto bisogno di un po’ di tempo per entrare nel meccanismo di Instagram?

Qualunque strumento fotografico mi strega subito… Instagram è quasi perfetto, (multiaccount a parte), si torna al formato quadrato, ai colori carichi e un po’ storditi, invecchiati, poca qualità e massimo colpo d’occhio, istintività e fantasia, e poi con gli hashtag parti per un trip fotografico infinito, vedi persone normali nella loro quotidianità, ma a mila km di distanza, conosci posti e persone più vere, rispetto agli altri social… ci sono le foto che parlano e raccontano, dei messaggi scritti sotto ti interessi solo dopo.

Il tuo stream contiene foto molto varie, foto in bianco e nero, paesaggi particolari, foto di escursioni in bici e molto altro; quali sono gli scatti che preferisci?

So che fa oggigiorno più “tendenza” avere un filone stilistico o di argomento su Instagram, ma la vita è talmente variopinta e diversificata che mi piace viverla fotograficamente appieno su Instagram, che è per me un diario di viaggio per immagini della mia vita, incasinata e sana, che mi piace anche ripercorrere…

Partecipi a molte delle iniziative degli Instagramers a livello regionale, sei molto attivo sul tuo account; piace anche a te l’aspetto “sociale” dei Social Media?

Trovo molto stimolanti i contest. Instagram ha fatto centro anche qui, alternando premi e non, grandi e piccoli eventi, mostre e incontri, così da creare interesse e non ossessione: chi frequenta club e concorsi cartacei, conosce come sono quelle vecchie realtà “lobbistiche” dei concorsi e mostre per “merito” che hanno stancato chi ama semplicemente mostrare le proprie fotografie…
Sono arrivati anche su Instagram i “frustrati” e i rispettivi concorsi… Vediamo ogni giorno upload da pc di scatti con fullframe, che finiscono su Instagram… Io semplicemente non metto like a questi scatti; questo non è il posto per quelle immagini, eccezion fatta per quelle del National Geographic, chapeau!
Io resto della mia idea da umile amatore: la foto si vede, si scatta, poi si ritaglia si filtra e via, avanti un’altra. Continui a raccontare.

Ultima domanda su #toscanaNOfilter, l’iniziativa di Igerstoscana; cosa pensi di questa iniziativa che si è contrapposta alla “tristemente” nota #toscanataroccata?

#ToscanaNOfilter è una iniziativa geniale e arriva come risposta necessaria a una mossa distaccata dalla realtà, che ha scosso realmente chi ama la Toscana e la fotografia.
Gli scatti che ho visto a oggi raccontano una terra ricca di esperienze, del Bello, quello genuino e sano, e di valori che la storia ci ha lasciato e che dobbiamo sentirci obbligati dal portare a conoscenza di chi verrà dopo.

Grazie delle risposte e ancora complimenti per le tue fotografie.

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