Matteo Capuzzi // Iger della settimana

Matteo Capuzzi intervistato su Instagramers Italia

Matteo Capuzzi intervistato su Instagramers ItaliaQuesta settimana tocca ad @igersBrescia intervistare @MattChinaski per la ormai imperdibile rubrica Iger della Settimana di Instagramers Italia.

Facciamo le rituali presentazioni ufficiali. Chi sei, come ti chiami, nome cognome, quanti anni hai, di dove sei, tuo profilo.

Matteo Capuzzi, 26 anni, dalla provincia di Brescia, aka @MattChinaski su IG.

Ci racconti come e quando è avvenuto il tuo incontro con Instagram e con l’iPhone? A quanto risale e come ci sei venuto a contatto…

L’iPhone4 è stato il mio primo smartphone nonché il mio primo prodotto Apple: me lo sono concesso a gennaio 2010, entrando in una spirale che non avevo assolutamente previsto. Recentemente scorrevo lo storico delle applicazioni scaricate, notando che Instagram è stata davvero una delle prime a trovar posto sul mio device, anche se ho iniziato ad usarla attivamente solo dal mese di febbraio.

Che rapporto hai con la fotografia? Passione o lavoro? Hai fatto degli studi in merito, hai iniziato con l’Iphone o già fotografavi con la macchina fotografica? Sei un nikonista o un canonista? Come hai fatto ad arrivare a così tanti followers?

La fotografia per me è unicamente passione e canale di sfogo: a livello professionale mi occupo di tutt’altro (pianificazione territoriale). Era una passione pregressa: già da fine 2009 mi sono procurato una reflex ed ho iniziato ad appassionarmi a questa forma d’espressione, sebbene solo recentemente mi sia deciso a seguire un piccolo corso introduttivo per impararne le tecniche basilari. Senza dubbio IG ha tuttavia incrementato e modificato molto la direzione di questa mia passione, dandomi modo di evolvere il mio gusto ed il mio stile grazie ai vari Igers che ho avuto modo di conoscere nella community, uno tra tutti Giulio (@Tenebrogg). Attualmente scatto anche con una Canon 1000D, ma per il genere fotografico a cui mi sto interessando sono sempre attratto dalle compatte mirrorless, per le quali Marco (@MyMaco) è una fonte di informazioni inestimabile.

A prescindere dal significato molto relativo del numero di followers, non penso di aver avuto particolari segreti o strategie. Fin dall’inizio ho sentito la necessità di interagire molto con gli utenti che ho avuto modo di incontrare, dando il giusto rilievo alle interazioni verbali e cercando sempre di restituire le attenzioni ricevute, visitando le gallerie delle persone che commentavano le mie foto. Ho avuto modo di attraversare il periodo di crescita esponenziale di IG, durante il quale pressoché ogni foto andava in popular, arrivando fino a 5000 followers, ma a quel punto iniziavo trovare difficoltoso seguire in modo personale tutte le interazioni. L’utilizzo dell’IGexorcist mi ha permesso di dimezzandone il numero, eliminando tutti quelli inattivi, per cercare di riappropriarmi di una dimensione che sento a me più consona. La mancanza di Pop può essere vista inizialmente come una privazione, ma mi sono accorto che permette di gestire in modo più “personale” il mio profilo. La scelta di seguire un numero ristretto di persone è dovuta alla volontà di studiare il percorso di crescita artistica degli iger di cui apprezzo maggiormente le foto (cosa che non riuscirei a fare seguendo quotidianamente centinaia di users), ma simpatie ed amicizie credo si estendano ben oltre quel numero.

Le tue fotografie sono molto belle, molto spesso persone e bianco e nero. La tua fotografia che rapporto ha con Instagram? Fotografi seguendo un filo logico? Scatti foto appositamente per IG o le tue fotografie sono dello stesso tipo anche al di fuori?

Nell’ultimo anno e mezzo pressoché tutte le mie fotografie che ho ritenuto almeno un minimo interessanti sono finite su IG, che è divenuto il mio canale di diffusione primario, quindi ciò che vedete in MattChinaski, a livello fotografico, è lo stesso di quello che c’è fuori. Non faccio particolari distinzioni tra iPhone o Reflex, sebbene ne specifichi sempre la provenienza, dal momento che, a prescindere dal mezzo con cui scatto le fotografie, sono pur sempre una diretta espressione di come sono. Ed anche se a livello di coerenza so che ci sarebbero altri spazi per condividere fotografia reflex, l’iPhone e Instagram rimangono il modo più immediato e divertente che conosco per editare e pubblicare i miei scatti.

Non mi reputo un fotografo anche per il fatto di non essere in grado di dare vita ad un progetto coerente o seguire un filone tematico: essendo principalmente un canale di sfogo preferisco postare qualsiasi cosa mi vada di postare in quel preciso istante, senza vincoli né di stile né di genere, sebbene sia evidente la mia attuale predilezione per la fotografia di strada: senza persone (o comunque segnali di vita) le foto mi appaiono immediatamente meno interessanti, almeno per la visione che ne ho al momento.

E con l’iPhone utilizzi la sua camera o utilizzi IG o altra app?

Non ho mi scattato direttamente con l’app di Instagram perché cerco di selezionare e pubblicare le foto che ritengo più interessanti; inoltre essendo diventato piuttosto pignolo in fatto di editing preferisco sempre dare qualche aggiustatina alla foto prima di condividerla. Scatto quindi principalmente con la fotocamera nativa, anche per la comodità di accesso dalla lockscreen, dato che per cogliere scatti rubati la velocità è fondamentale, oppure con Hipstamatic se le condizioni di luce sono ottimali.

Usi filtri particolari per fare editing?

A differenza degli inizi utilizzo il meno possibile filtri colorati o editing molto elaborati: oltre al colore ed al bianchennero solitamente troverete variazioni sul seppia e poco più.

Ultimamente utilizzo quasi unicamente Snapseed per ritoccare le foto perché la ritengo immediata e precisa allo stesso tempo. Con questa aggiusto leggermente anche le foto che fuoriescono da Hipstamatic per avvicinarle maggiormente alla mia idea. Col recente aggiornamento anche la vignettatura è molto migliorata e sempre più spesso preferisco la qualità finale di Snapseed a quella di NoirPhoto, che mantiene comunque ottime qualità. Sui bianchenneri applico a volte il filtro “rise” di Instagram.

Ultima domanda di rito. Ci segnali 3 igers che ti piacciono particolarmente?

Dovendo restringere notevolmente le preferenze penso sia opportuno, data la sede, citare in primo luogo gli Igers italiani, mentre per gusto personale (sebbene segua anche gente che fa generi molto disparati) finisco inevitabilmente col focalizzarmi su quelli più vicini al genere che mi appassiona.

Senza dubbio Raffaele @RalfMalf (amministratore di Igerstrieste), conosciuto prima di persona all’instameet dello scorso settembre e successivamente ampiamente apprezzato per le sue foto su IG.

Anche Giovanna (@Giovanna65) riesce sempre a divertirmi o ad emozionarmi con le sue candid milanesi.

Infine una Iger che apprezzo molto pur avendola conosciuta recentemente è Valentina @ValeNonVale, per lo stile e la sensibilità che mette nei suoi scatti.

 

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