Milano-Monaco in a day: la scoperta condivisa del territorio

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Ospite di Air Dolomiti sono potuto andare per un giorno a Monaco di Baviera.

L’obiettivo era documentare il volo, ma anche la destinazione, e condividere in tempo reale la scoperta del territorio.
Per questo progetto, che è stato portato avanti a titolo sperimentale con gli account personali e in parte con l’account Twitter di @igersitalia, è stato usato un mix di strumenti social.
Instagram è stato utilizzato come canale principale di visibilità e interazione, dove nel corso della giornata sono state postate tre foto, ma ne sono state e ne verranno pubblicate di nuove per gestire la coda lunga attraverso l’hashtag identificato: #milanomonacoinaday.
Twitter ha invece permesso una cronaca live, fotografica e testuale, della meta turistica.

Non solo: il ruolo di Twitter è stato quello di generare in tempo reale interazioni per scoprire nuovi luoghi di interesse o particolari meno noti della città.
L’interazione è stata infatti la novità di questo tour: chi, attraverso il tag, seguiva il percorso, ha chiesto di documentare determinati luoghi e così è stato fatto.
Su richiesta degli utenti collegati, mi sono mosso seguendo i suggerimenti ed è stato così possibile scoprire particolari della città non noti come la statua di Giulietta in pieno centro: la statua è stata regalata dalla città di Verona con cui Monaco è gemellata. Era stato inoltre richiesto di salire sul campanile della piazza principale, ma purtroppo era chiuso, e di andare alla birreria più nota della città. Fatto.

Non è stato invece possibile, per motivi di tempo, documentare il gelataio matto, una delle gelaterie più quotate della città bavarese.

Monaco si è dimostrata una città da visitare assolutamente: fra le attrazioni, oltre ai grandi classici, come la Frauenkirche e la Piazza principale con il noto orologio – carillon, consiglio di far tappa anche presso uno dei nuovi must per gli appassionati di architettura, come il Museo della BMW.

Parte fondamentale del tour è stata ovviamente il volo che, grazie all’ospitalità di Air Dolomiti, si è svolto in business class e mi ha aperto le porte della cabina di pilotaggio, da cui lo spettacolo sulle Alpi è stato davvero mozzafiato.

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