Monti Dauni: la Puglia da scoprire

Il panorama dal Monte Cornacchia
@markettoz Panorama dal Monte Cornacchia

Servizio a cura di Annarita Dipace (@igerspuglia)

Partecipare a un Insta-Blog Tour è sempre un’esperienza unica che ti arricchisce culturalmente, ti migliora umanamente e ti porta a riflettere su quanto è importante imparare a conoscere il territorio che si sta esplorando: il paesaggio con la sua flora e la sua fauna, le tradizioni folkloristiche, la cucina tipica, i centri storici, i beni di interesse storico-artistico.

Se poi il tour a cui partecipi ti fa scoprire una zona della tua regione che non hai mai esplorato, di cui non conosci la storia e le tradizioni, il tutto si trasforma in una vera e propria esperienza emozionale.

Dal 25 al 27 aprile invitati dal Gal Meridaunia e dal social team di Puglia Promozione siamo partiti da Bari insieme a un gruppo di blogger provenienti da più parti d’Italia e dalla Germania alla volta dei Monti Dauni, una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell’Appennino sannita ai confini della Puglia con il Molise e la Campania.

Dopo circa un paio di ore di viaggio siamo arrivati a Faeto, dal latino fagus (faggio), uno dei paesi più alti della Puglia, in cui si parla ancora il francoprovenzale, lingua romanza oggi parlata in Francia, in Svizzera romanda e in alcune zone d’Italia come la Valle d’Aosta e alcune valli piemontesi.

Faeto è noto per il suo prelibato prosciutto (marchio DOP) che si ricava dall’allevamento del maiale nero. Dopo i saluti del sindaco, che ci ha offerto la merenda con pane a lievitazione naturale e prosciutto di Faeto, abbiamo visitato, accompagnati dalle guide dell’organizzazione, il borgo antico e successivamente seguito il laboratorio di lingua francoprovenzale.

Il giorno seguente abbiamo continuato a scoprire i #MontiDauni e i caratteristici centri storici di Celle di San Vito e Castelluccio Valmaggiore attraverso diverse attività: nordic walking, archeo-trekking, trekking a cavallo e in bici, tiro con l’arco e laboratori di cucina.

Il panorama mozzafiato, l’aria salubre, la fitta vegetazione dei numerosi boschi, la semplicità della gente di paese, la loro ospitalità e la bontà dei prodotti tipici che abbiamo gustato in questi tre giorni ci ha permesso di vivere al meglio questa esperienza tutta pugliese che si è conclusa domenica 27 con l’invasione digitale sul Monte Cornacchia, monte più alto di Puglia (1151 m.s.l.m.).

Non c’è dubbio, i Monti Dauni, un’area della Puglia ancora poco conosciuta e per questo ancora ricca della sua genuinità, meritano una visita al pari delle aree pugliesi più note e non sarà facile dimenticare i loro colori e la bellezza di questi borghi una volta andati via.

 

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