Museo della Tappezzeria e Villa Spada: tesori nascosti per il wwim11 di IgersBologna

Servizio a cura di Francesca Pucella (@igersbologna)

Lo scorso 21 marzo, nell’ambito dell’undicesimo Worldwide Instameet, @Igersbologna ha organizzato una visita guidata al Museo Storico della Tappezzeria “Vittorio Zironi”, situato all’interno della bellissima cornice di Villa Spada, poco fuori dal centro di Bologna.

Il Cavaliere Vittorio Zironi decise di creare il museo nel 1946, con la collaborazione di appassionati ed esperti artigiani del mestiere, dopo anni di ricerche (e dopo essere sopravvissuto alla prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale). L’inaugurazione ufficiale, nella prima sede, il Palazzo Salina Brazzetti in via Barberia, fu nel 1966, mentre l’attuale sede fu inaugurata nel 1990: lo stesso anno entrò in funzione anche il laboratorio di restauro tessile, uno dei più rinomati in Europa, dove vengono addirittura portati a restaurare i più pregiati arazzi olandesi!

Il museo raccoglie oltre seimila reperti, esposti sui tre piani della Villa: tessuti italiani, del Medio Oriente, persiani, indiani, giapponesi, oltre a disegni di gioielli. Fino al 31 luglio 2015, inoltre, è possibile ammirare i disegni per tessuti di Guido Fiorini (pittore, decoratore, restauratore, affreschista e grafico), figura chiave del liberty bolognese. All’interno del museo si trovano poi alcuni telai, di cui uno, in particolare, risalente al 1380.

Rimasto in mano alla famiglia Zironi (attualmente lo gestisce e lo presiede Francesco, il nipote di Vittorio), il museo rischia di chiudere i battenti entro la fine dell’anno per mancanza di fondi: lo ha annunciato il Presidente in un comunicato stampa lo scorso 9 aprile. Cosa fare per evitare la perdita di un patrimonio artistico di enorme importanza? Francesco Zironi ha annunciato la disponibilità a discutere del passaggio di proprietà dell’intera collezione al Comune di Bologna, qualora esso volesse impegnarsi a proseguire l’attività del museo. In mancanza di una volontà in tal senso da parte del Comune, la chiusura sarebbe inevitabile e l’intera collezione passerebbe eventualmente ad altri enti pubblici (Comuni, istituzioni, musei) che dovessero manifestare il loro interesse ad acquisirla e, qualora nessun ente pubblico fosse interessato, a musei privati.

Ci auguriamo che il Comune di Bologna sia intenzionato a salvare questo immenso tesoro, la cui perdita comporterebbe un danno d’immagine notevole per la città.

Noi, intanto, invitiamo tutti, bolognesi e non, a visitare questa villa con annessi museo e parco, magari prenotando anche una visita guidata per non perdersi quei dettagli che rendono il luogo davvero speciale e unico.

 

Immagini di @igersbologna

 

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