Diamo il via a Ottobre, il mese autunnale per eccellenza, con i colori caldi e scuri di queste foto per la nuova selezione del progetto #MuseoNazionale, in collaborazione con Radio Tre Rai.
Partiamo subito con un’inquadratura simmetrica di uno dei corridoi del Museo Nazionale Romano che si trova al Palazzo Altemps a Roma. Ex dimora romana del vescovo M. S. Altemps, da cui prende anche il nome, nel 1568. Le due statue in primo piano guidano l’occhio ai toni caldi della foto. Grazie a @vuzzy_ per l’ottimo scatto!
Continuiamo con @fede_massimi che durante l’instameet di Instagramers Parma, ha catturato un lungo ‘sentiero’ che ci porta all’opera di Enrico Baj ‘Nixon Parade’, al Csac di Parma. Baj era un artista italiano, ossessionato dai temi della guerra fredda e della guerra nucleare. Ossessione che traspariva anche dai suoi collages, fatti con materiali di vario tipo, che lo hanno portato ad essere uno dei leader dell’avant-garde.
È il turno di @ligaviva68 che con le sue parole ci racconta questo scatto.
Durante la mia visita al Museo di Castelvecchio, a Verona, arrivata alla Sala del Pisanello, sono rimasta molto colpita dal gioco cromatico delle decorazioni murali: le pareti dipinte a motivi geometrici con colori molto vivaci e il finto panneggio riprodotto nella fascia inferiore già da soli sembravano comporre un dipinto. Quando mi si è posta davanti la Madonna che adora il bambino di Michele Pannonio il quadro mi è sembrato completo: i colori della tela contrastavano in modo perfetto con quelli delle pareti affrescate, come se il pittore nel 1450 avesse già immaginato dove sarebbe stata collocata. Ho scattato la foto e quando l’ho riguardata, a casa, ho avuto l’impressione davvero di essere davanti ad un unico e meraviglioso dipinto.
Chiudiamo questa selezione con @shalypinat, che ci riporta all’era moderna al Museo della Scienza e della tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano, con uno scatto della tuta spaziale del CCCP e della console Console di comando della Soyuz. Questi reperti fanno parte di una mostra permanente del museo, inaugurata un anno fa, che è composta da un percorso interattivo sulla storia dell’esplorazione spaziale, .