Urban Sketchers: un mondo disegnato su Instagram

Schizzo di HamaHouse
Schizzo di HamaHouse

E poi scopri un altro mondo creativo, fatto di linee, contorni, colori, inchiostri, matite e taccuini; scopri il mondo degli “Urban Sketchers” ovvero coloro che raccontano, attraverso i loro schizzi, una città, un paese, un edificio; bloccano su un foglio momenti di vita quotidiana, scene che accadono per strada, persone dentro un bar, su un tram, in un parco, creano una cronaca visiva della vita che accade intorno a loro. Tutto ciò che può essere osservato si trasforma rapidamente e la fotografia lascia spazio al disegno.

Urban Sketchers è un vero e proprio movimento con un Manifesto di tutto rispetto, che nasce come gruppo su Flickr a Seattle nel 2007. Il gruppo fu fondato da Gabi Campanario giornalista e illustratore spagnolo.

Il Manifesto:

  1. Disegniamo sul posto, all’aperto o al chiuso, catturando ciò che vediamo con la diretta osservazione.
  2. I nostri disegni raccontano la storia di ciò che ci circonda, dei luoghi in cui viviamo e di quelli dove viaggiamo.
  3. I nostri disegni sono una registrazione del tempo e dello spazio.
  4. Siamo fedeli alle scene che osserviamo.
  5. Utilizziamo per disegnare ogni genere di strumento e preserviamo il nostro stile individuale.
  6. Ci sosteniamo a vicenda e disegniamo insieme.
  7. Condividiamo i nostri disegni online.
  8. Mostriamo il mondo, un disegno alla volta. 

Un anno dopo, nel 2008, in occasione del lancio del blog fu coniato il termine Urban Sketchers e oggi il blog ha guadagnato una grande popolarità, attirando migliaia di visitatori al giorno: un centinaio di “corrispondenti” di talento pubblicano una serie di disegni e schizzi, seguendo le regole del manifesto, mantenendo, così, il contenuto del blog sempre attuale e coinvolgente, dando l’opportunità di osservare il mondo con gli occhi dei “disegnatori urbani”.

Nel 2009, Campanario ha trasformato “Urban Sketchers” in un’organizzazione che ha come obiettivo quello di aumentare il valore artistico, narrativo ed educativo del “disegno sul posto”, promuovendone la pratica e collegando tra loro le persone che in tutto il mondo lo praticano nei luoghi dove vivono oppure mentre viaggiano. Infatti, ogni volta che un disegnatore si sposterà nel mondo, potrà contattare il gruppo locale del luogo in cui si dirige per condividere con loro un momento di disegno creativo.

Gli Urban Sketchers realizzano le loro opere utilizzando diversi strumenti, dai più semplici ai più bizzarri: grafite, penne a inchiostro, matite colorate, pennelli intinti nel caffè; anche le tecniche variano dalle più classiche, come l’acquerello, alle più rinomate tecniche digitali, utilizzando come supporto il tablet, e, nel rispetto dello spirito del loro Manifesto, si impegnano a condividere i loro lavori in modo del tutto gratuito sui principali social network.

Curiosando su Instagram sia nello streaming del tag #urbansketch che in quello dell’account @urbansketchers, si scoprono interessanti profili di grafici, artisti, disegnatori che un po’ per deformazione professionale, un po’ per passione, un po’ per estro creativo si divertono a tracciare con una matita il mondo, la loro quotidianità, condividendoli sui social.

Primo fra tutti il fondatore del movimento Gabi Campanario (@seattlesketcher) giornalista e illustratore per “The Seattle Times”. Le immagini condivise sul suo profilo mostrano come Campanario sia solito accompagnare ai suoi articoli schizzi colorati strettamente connessi ai contenuti giornalistici, andando così a sostituire alla classica immagine fotografica di reportage, il disegno.

Ma se si parla di schizzi urbani non si può non parlare di @hamahouse, illustratore giapponese, che si diverte con la sua penna a cogliere il momento e a ritrarre persone in azioni, situazioni e luoghi pubblici differenti come la metro, il treno, il bar, dando vita, così, a disegni essenziali nei tratti e di estrema raffinata semplicità.

Dunque osservare il mondo, le sue diverse sfumature e tutto ciò che lo anima è possibile anche attraverso gli occhi degli Urban Sketchers, stando comodamente seduti sul proprio divano di casa.

 

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