Paige Smith: i suoi “urban geodes” nella feature di @Instagram

Al lavoro a Praga, ph. @acommonname
Al lavoro a Praga, ph. @acommonname

Poco tempo fa è stata una delle feature sul profilo ufficiale di Instagram, che ha scelto l’arte di @acommonname per raccontare una delle innumerevoli storie avvincenti che ci sono al mondo.

Da allora, non è più “un nome comune”, anzi è stata valorizzata e “consacrata” tra le street artist femminili più in voga del momento, anche sui social network.

Si legge su Instagram che la graphic designer Paige Smith è diventata una urban artist da quando ha inventato i suoi “urban geodes”, installazioni tridimensionali colorate che occupano le nicchie e le fessure di mura, pareti e angoli di strade in decadimento nelle città di Bali, Madrid e Istanbul e in moltissime altre della Spagna, Francia, Australia e Sud Africa.

Urban geodes, installazione, ph. @jackiesuli
Urban geodes, installazione, ph. @jackiesuli

La sua creatività si è sprigionata però 3 anni fa per le periferie di Los Angelese, dove abitava.

Cominciò a notare che molti palazzi della zona avevano parecchie crepe e nessuno pareva curarsi di questo degrado, parecchio antiestetico, che capita di trovare comunemente in tutte le città. L’idea allora le balenò in testa immediatamente. Riempire quei buchi con qualcosa di bello!

Paige cominciò a creare questi piccoli cristalli tridimensionali dapprima con carta con la tecnica del kirigami, poi con resine realizzate mediante stampi di silicone verniciate con colori per lo più metallici e riflettenti la luce, che vengono uniti uno all’altro in forme composite e molto frastagliate per riempire le crepe dei muri dei palazzi interessati. Fu allora che quei buchi brutti con le sue belle installazioni furono notate, perché paradossalmente sembravano molto naturali in uno scenario architettonico abitudinario. Purtroppo anche le sue costruzioni cadono e decadono con il tempo, ma Paige ammette di apprezzare il “mistero” di questa rovina, proprio perché è una “naturale manifestazione”.

Le opere e l’entusiasmo dell’artista potrete osservarle sul suo profilo instagram (che ha raggiunto i 15,3 k followers), ma anche sul suo sito web (degno di nota il video nella home page che consiglio di guardare), oltre che chiaramente scorrendo il tag #acommonname o e il più “affollato” #urbangeode con oltre 570 media.

 

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