Tutto in un’immagine. Ecco come scattare le foto panoramiche

Gran parte dei dispositivi dotati di fotocamera integrano una funzione più o meno complessa per effettuare scatti panoramici. Il caso più semplice prevede di operare un movimento rettilineo regolare per permettere l’acquisizione di una serie di scatti in sequenza che vengono ricomposti in tempo reale in una striscia che può coprire un angolo più o meno ampio. Nel caso di iOS è possibile scattare panoramiche singole che raggiungono un angolo di visuale pari a 180 gradi. In questo articolo mi soffermerò sulle panoramiche “tradizionali”, lasciando la trattazione delle panoramiche sferiche a un prossimo approfondimento.

Orizzontali

IMG_2964 Le panoramiche orizzontali sono sicuramente quelle più ovvie e facili da realizzare. Vi suggerisco di trovare dei riferimenti nelle immagini che possano suggerire e accentuare il fatto che si tratti di uno scatto ampio. Linee che percorrono gran parte dell’immagine subiranno delle vistose deformazioni che possono esser sfruttate per catturare l’attenzione dell’osservatore verso uno o più punti di fuga. Nel caso di mancanza di riferimenti precisi il risultato potrebbe essere sufficientemente naturale da poter essere scambiato con un ritaglio panoramico di uno scatto tradizionale.IMG_8648Provate ad aggiungere delle persone (ferme, quando possibile) o degli oggetti che possano dare un riferimento di scala ed enfatizzare il fatto che sia uno scenario estremamente ampio.
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Verticali e altri angoli

Non avete vincoli di scatto: la panoramica può essere effettuata con altre angolazioni rispetto all’orizzonte. Dovrete prestare maggiore attenzione al movimento che risulterà sicuramente meno comodo di quello orizzontale. Questo tipo di panoramiche si prestano a catturare soggetti che si sviluppano in verticale, soffitti o altri luoghi dove vogliate sperimentare e catturare una striscia che racconti un contesto complesso in maniera meno monotona e sicuramente d’impatto.

Tecnica

Per scattare una panoramica lineare la prima regola da seguire è muoversi lentamente cercando di farsi guidare dalle indicazioni visive date dall’applicazione. Se scattate delle panoramiche “tradizionali” fate attenzione all’orizzonte perché rispetto a una fotografia normale è estremamente facile arrivare a un risultato “storto”. Prima di scattare potete provare rapidamente il movimento che andrete a effettuare verificandone la correttezza.

Essendo una composizione di più scatti consecutivi fate molta attenzione ai soggetti in movimento: a seconda della direzione e velocità (loro rispetto al vostro movimento) potreste avere delle deformazioni, aloni, fantasmi o altri difetti simili. IMG_0291

Come in molti casi questi difetti possono essere sfruttati in maniera creativa: se riuscite a muovervi in sincronia con un soggetto in movimento potreste riuscire a fermarne alcuni istanti in sequenza. Per fare questo vi suggerisco di trovare un amico paziente che nel percorrere una traiettoria si fermi a intervalli regolari. Se effettuate uno spostamento molto lento la fotocamera catturerà con continuità l’inquadratura cancellando progressivamente gli istanti in cui la persona apparirebbe mossa.
IMG_7294Molto più semplice far apparire lo stesso soggetto all’inzio e alla fine dello scatto: basta far passare la persona alle vostre spalle subito dopo aver acquisito la prima posa.
IMG_1160Fate attenzione all’esposizione. Vi suggerisco di bloccarla vicino al punto più luminoso se non volete ottenerlo bruciato (completamente bianco) o partire dal lato più chiaro della scena. Fate un po’ di prove fino a quando non sarete soddisfatti del risultato. Tenete comunque gli altri scatti, rimandate la selezione finale in un luogo adeguato: se siete all’aperto spesso diventa difficile capire il risultato osservando un display.

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Non siete obbligati a effettuare una panoramica completa, potete fermarvi anche prima di aver coperto 180 gradi quando l’inquadratura interessante è inferiore o volete tagliare fuori degli elementi di disturbo o distrazione (pali, altre persone che fotografano…).

Infine vi suggerisco di giocare un po’ con lo strumento, invece di acquisire l’immagine con un movimento lineare provate a effettuare uno spostamento leggermente circolare.

Native o app?

Per rapidità nell’attivazione suggerisco in molti casi l’uso della fotocamera nativa. Tuttavia lo scatto di una panoramica non è immediato: l’attesa di qualche istante per attivare un’applicazione ed eseguire il movimento potrebbero fare la differenza. Tra le tante vi segnalo Photosynth di Microsoft, disponibile sia per iOS che Windows Phone: permette di acquisire fotografie sferiche. L’acquisizione anche in modalità automatica è rapida e abbastanza precisa. Il risultato finale può essere ritagliato per ottenere una fotografia panoramica rettangolare “tradizionale”.

Editing e Instagram

Per l’editing procedete come con una normale immagine: molte applicazioni sono in grado di operare sulle immagini a piena risoluzione, altre potrebbero ridurne le dimensioni automaticamente. Potete ritagliare l’immagine se necessario. Vi sconsiglio di raddrizzare: anche pochi gradi possono ridurre di parecchio l’altezza e compromettere la risoluzione finale.

La pubblicazione su Instagram può esser fatta scegliendo una porzione quadrata o aggiungendo dei bordi. Sconsiglio tuttavia quest’ultima opzione che può vanificare l’effetto di panoramiche molto estese, in questo caso vi ritroverete una piccola striscia colorata con pochissimi dettagli rispetto all’originale. Esistono applicazioni che vi permettono di convertire la panoramica in un filmato quadrato, l’effetto può essere gradevole, valutate di caso in caso, se proprio non dovesse funzionare potete sempre condividerla su altri social.

Per suggerimenti o anche semplici opinioni potete menzionarmi sulle vostre foto, su Instagram mi trovate come @polylm. I miei riferimenti per gli altri social li trovate in calce all’articolo.

 

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