Iger della settimana // Pirati e Sirene

enrica e allegra di pirati e sirene

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Non capita spesso di chiedere un’intervista a dei pirati e a delle sirene che vivono sulla costa labronica (livornese) solo che qui vedo due belle sirene, ma i pirati dove sono?

Pirati e Sirene (@PIratieSirene) non fa differenze di genere. Un pirata non deve essere necessariamente un uomo, così come una sirena non deve essere necessariamente una donna. Qui tutto è libero e ognuno è quello che è. Anche metà pirata e metà sirena, che forse è la cosa che ci contraddistingue di più. Come gruppo e come gestione del progetto. La crew, il team, la ciurma…chiamatela come volete, è composta da me e Allegra e da alcuni collaboratori esterni che in parte sono gli stessi, in parte sono cambiati, perchè i progetti, così come il mare, sono in continuo movimento. Noi ci occupiamo di etica, creatività e tecnologia il tutto vista mare.

Cosa significa in poche parole?

Poche parole non possono bastare. Ma se andate sul nostro sito e ci seguite sui vari social capirete, nel tempo, cosa siamo, cosa facciamo e come ci muoviamo. Quello che facciamo lo facciamo perché passati i 30 anni hai una percezione della vita (se hai fatto un percorso dentro e fuori te stesso che si possa chiamare tale) che va oltre il denaro, la fama e il senso di possesso. Passati i 30 anni, c’è anche chi ci arriva prima, beato lui, capisci che il senso della vita stessa è vivere, facendo qualcosa che si avvicini quanto di più a quello che ti piace. che ti piace davvero però. Non quello che la società o la famiglia o la fidanzata o la moglie ti dice che ti debba piacere.
Il resto, almeno per noi, è noia.

Ottimo ora però presentatevi personalmente raccontando in perfetto stile digital chi siete in 140 caratteri…

Allegra Fregosi Coen GialliEnrica: “Non lo so quanti sono 140 caratteri. Non ho il conta caratteri qui sulla mail. Perché sto rispondendo via mail senza passare da word. E poi 140 caratteri non lo so se bastano…mi sa che ho già sforato 🙂 ”

Allegra: non ha dato risposta ma da brava fotografa ha mandato una foto

E Instagram come è entrato nelle vostre grazie? Visitando il profilo @piratiesirene è evidente la cura e la varietà con cui pubblicate le vostre foto: si nota una ricerca, ma anche una evoluzione e il cambiamento avuto nel tempo. Ha un ruolo importante nelle attività che svolgete o lo usate come semplice media di comunicazione?

Instagram è ufficialmente il nostro social preferito. Ne abbiamo capito appieno le potenzialità appena abbiamo iniziato a studiarlo meglio senza più subirlo passivamente. Un po’ come funziona con quasi tutte le cose. Capire aiuta. Conoscere aiuta. Ci stiamo lavorando, ci abbiamo lavorato e ci lavoreremo. Siamo delle estete. Ci piacciono le cose belle e Instagram è un ottimo suggeritore di cose belle. Ci sono mondi creativi meravigliosi. e poi gli hashtag sono utilissimi per trovare quello di cui hai bisogno velocemente. Poi ci sono le blogger, le crafter, che commento dopo comemnto e like dopo like diventano amiche, partono collaborazioni… Su Facebook non c’è questo scambio intenso di competenze, consigli, cultura e good vibes. E poi questa cosa delle community, insomma di trasferire l’online offline, noi lo appoggiamo appieno. Fa parte anche della nostra filosofia. Del nostro approccio alla tecnologia.

 

Il mare è nel vostro DNA e tutto il suo ecosistema è evidentemente uno dei vostri soggetti fotografici preferiti, non è un caso che spingiate molto sul tag #vistamare. Sono curioso di sapere come lo vivete sia personalmente che come Pirati e Sirene.

Il mare. E’ colpa sua se sono qui. A Livorno. Sono andata via a 19 anni. A Milano. dopo 15 anni sono tornata a casa. Tutta colpa del mare, e di quello che significa. E’ colpa del mare se esiste Pirati e Sirene. Che è nato timidamente in un treno Roma-Livorno e poi ha aperto le ali sulla costa toscana per volare alto. E’ colpa del mare se Allegra è a Livorno invece di essere a Londra o in qualche altra capitale europea dove ha vissuto. E’ colpa del mare se siamo qui a fare quello che ci piace fare. Se abbiamo deciso di premiarci anche con la qualità della vita che facciamo. Se abbiamo deciso di vivere in moto perenne. E’ tutta colpa del mare e della #vistamare che per noi è diventata una droga dalla quale non ci disintossicheremo mai.

wwim11E l’esperienza del vostro instameet #WWIM11 organizzato con Instagramers toscani come è stato?

E’ stata un’esperienza divertentissima, da rifare e rifare.
Bella gente, bella situazione, bello il concept, bravi gli organizzatori, competenti. Tutto molto molto bello e ben fatto.
Ci piacerebbe collaborare ancora con loro, magari anche su altri progetti. Chissà…

Progetti per il futuro da svelarci ci sono? Qualche pirata in arrivo c’è o la vostra ciurma per adesso sarà composta solo da sirene?

Progetti tanti. Futuri molti. Niente che si possa svelare adesso. Ma gli orizzonti sono sempre più vasti. Per i pirati vedi risposta a domanda 1.

Prima di salutarci indicate ai nostri lettori del blog cinque profili Instagram da seguire e perché.

  • Il primo profilo che consiglio è quello di Francesco Ripoli, che oltre a essere il mio fidanzato è uno che nella tecnologia ci crede poco. Ma l’ho convinto due giorni fa ad aprire il suo primo profilo su un social network. Instagram. Lui disegna. Disegna come pochi sanno fare. Con una dedizione e un amore viscerali e totalizzanti. Si merita di essere seguito.
  • In questi mesi sono molto incuriosita dal progetto di Marta Grossi “Bananagraffiti“. Un buon modo di fare business attarverso lo stotytelling. Non avevo mai pensato che una banana potesse diventare fonte di ispirazione totale per un progetto sulla moda. e poi, come me, ama i fenicotteri.
  • Nectarandstone è in assoluto un dei nostri profili preferiti. Cibo, fotografia e tanto stile. What else?
  • Zeldawasawriter, è brava, ci mette amore, talento e creatività. Più la seguo e più mi piace.
  • E poi c’è lei la Vendetta Uncinetta dei nostri cuori. Gaia ci ha insegnato meglio di tutti che Instagram è anche “gram” e cioè la parte scritta e non solo quella fotografica. Mi piace tantissimo leggere quello che scrive.

Direi che un’intervista più interessante e divertente di questa non l’avevo ancora fatta, ciao Sirene e grazie.

 

 

 

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