Street art: i giganti buoni di Agostino Iacurci

@agostinoiacurci, Avenida Churchill, Belo Horizonte
@agostinoiacurci, Avenida Churchill, Belo Horizonte

Ho amato sin da subito lo stile di Agostino Iacurci, ancora prima di sapere che quel nuotatore gigante fluttuante nell’aria, che aveva catturato la mia attenzione sulla strada dal ponte fluviale alla stazione metro di Piramide di Roma, fosse suo.

@latullia, Via del Porto fluviale, Roma
@latullia, Via del Porto fluviale, Roma

Dalla Puglia (foggiano di origine), Agostino ha fatto un lungo viaggio grazie al quale i suoi giganti hanno trovato spazio ad Atlanta per il Living Walls, al Bien Urbain Festival di Besançon in Francia, alla Saba School in Algeria, sulla facciata del Fubon Art Center di Taipei, in una delle stanze del Tour 13 a Parigi, ma anche in Giappone, Korea, Russia, Stati Uniti e a Roma, città che il mese scorso gli ha dedicato una intensa mostra dal titolo “Small wheel, big wheel”.

Con il suo stile inconfondibile e scenico, Agostino è infatti uno degli artisti più promettenti sulla scena nazionale e internazionale della street art. Il grafismo armonico e il colore, la sua tecnica essenziale e pulita, sono l’esaltazione della vita. La presenza dei suoi “giganti buoni” non passa inosservata e questo è il caso in cui la street art assolve a pieno il suo ruolo decorativo e di rinnovamento artistico delle zone urbane.

I suoi murales mettono allegria. L’occhio umano, notoriamente attratto dalle forme regolari, è catturato dalle geometrie giocose dei suoi lavori, dalle curve perfette e da quei toni accesi e in contrasto (un po’ retrò), che permettono di evadere per un istante la realtà circostante e quotidiana.

@agostinoiacurci, Avenida Churchill, Belo Horizonte
@agostinoiacurci, Avenida Churchill, Belo Horizonte

La ricerca di una equilibrata costruzione della scena da rappresentare non prescinde, però, da messaggi nascosti più profondi celati dietro le sue opere. I suoi grandi e sicuri personaggi camuffano sempre un certo mistero, una inquietudine di fondo che è parte della vita stessa. Ci si accorge così che ad esempio, il nostro nuotatore romano fa slalom tra mani che escono dall’acqua, di persone affogate e in cerca di aiuto. Del resto, i suoi giganti buoni non sorridono mai.

Senza dubbio, le sue affascinanti e poetiche opere non possono non attrarre il pubblico di Instagram. Il tag #agostinoiacurci conta 224 foto ma credo che le sue opere condivise sul web siano molte di più. I giganti sono i protagonisti della sua vita (nella quale, dichiara, di voler fare solo questo!) e riflettono il suo mondo fantastico; sono i compagni dei suoi viaggi e – ovviamente – i soggetti preferiti nelle foto sul suo profilo Instagram @agostinoiacurci.

 

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