Il mondo della street art ai tempi dei social non è fatto di soli artisti che si auto promuovono, ma anche di tantissime persone o realtà che negli artisti e nell’arte credono coscienziosamente, ne studiano i movimenti, i dettagli e le forme o più semplicemente la diffondono credendo nel concetto più puro di divulgazione del “bello”.
Fioccano infatti nel mondo del web profili Instagram sempre più curati che attorno a progetti, passioni, idee, diventano nuove sperimentazioni di racconto dell’arte e magari – senza forse neanche volerlo – nuove community local che parlano della propria terra attraverso di essa.
E’ il caso di @streetartpalermo, profilo instagram italiano che ha lo scopo di raccontare la Palermo più insolita e underground. Un dialogo per immagini che, scoperto un po’ per caso, un po’ per la segnalazione precisa e sempre attenta di Morena, mi ha colpito molto per il gusto raffinato e una cura delicata e attenta della sua gallery.
L’ho contattato per farlo parlare un po’ di sé. Ecco a voi questa intervista, precisa, netta e molto interessante.
Ciao @streetartpalermo. Vogliamo scoprire chi c’è dietro questo account. Come ti chiami? Il tuo lavoro ha che fare con l’arte o la cultura in generale?
Mi chiamo Mauro Filippi, sono un architetto, fotografo, siciliano di 28 anni, specializzato in documentazione dei beni culturali. Da tre anni sono project manager di PUSH, associazione no-profit attiva nel campo del service design e dell’innovazione sociale, e oltre alla progettazione di servizi digitali, negli ultimi anni mi sono anche occupato dell’organizzazione e gestione di eventi culturali legati al mondo dell’arte: Borgo Vecchio Factory – En Marche Au Marché.
Come e perché hai avuto l’idea di aprire questo account su Instagram?
Da quasi 10 anni mi interesso di fotografia urbana e durante alcuni viaggi negli ultimi anni mi sono concentrato sul fenomeno della street art, che ho sempre letto come espediente creativo alternativo in grado di stravolgere la percezione di interi contesti cittadini. A Palermo ho iniziato così a documentare la street art che avevo giá intercettato qua e là più o meno sporadicamente in passato, e poi, pian piano, iniziando a studiare il fenomeno in modo più approfondito, ho reso questa mia iniziale curiosità una vera e propria fissazione. Ho deciso quindi di documentare a tappeto tutti gli interventi in città e seguire il fenomeno più da vicino. La propensione a condividere le mie passioni mi ha poi spinto ad aprire degli account instagram e facebook e fornire tutte le informazioni sugli artisti e sugli eventi che riesco a reperire. E’ un campo relativamente nuovo e non povero di contraddizioni per certi versi. Ci sono tante opinioni distinte, anche tra gli artisti stessi, sul ruolo di internet e sull’approccio legale o illegale agli interventi. Questo é sicuramente uno degli aspetti che personalmente mi attrae e interessa maggiormente nonostante in generale mantenga una posizione piuttosto neutrale nella comunicazione.
Che rapporto c’è tra Instagram e la street art o l’arte in generale secondo te?
La Street Art, o per lo meno, gran parte di essa, ultimamente si è fusa intimamente con i social e con Instagram in particolare. Il fatto di poter passeggiare e fruire liberamente di opere d’arte spinge tutti a condividere il proprio stupore e ‘cacciarne’ sempre di nuove. Molti artisti questo lo hanno colto in pieno e sempre più spesso utilizzano la street art come vetrina per far girare il proprio nome tramite i social, idem alcune gallerie, amministrazioni comunali e curatori indipendenti. Oltre alla positivitá della condivisione però purtroppo esistono anche dei contro. Non è un caso infatti che, ad esempio, pochi giorni dopo l’upload della mappa delle opere di C215 a Palermo, la quasi totalità di esse, ovvero tutte quelle realizzate su supporti metallici, sia stata trafugata in una sola notte. L’informazione, se usata male e inopportunamente, purtroppo può produrre effetti talvolta controproducenti, ma questo è solo uno dei rischi che si corrono in qualsiasi caso di erogazione di dati liberi o prodotti in crowdsurcing.
Che rapporto ha la tua città, Palermo, con la street art?
Palermo è predisposta per sua stessa natura a essere preda di artisti. Clima, prezzi e non ultima la spiccata attitudine all’accoglienza e alla disponibilità, hanno spinto negli ultimi anni moltissimi artisti da tutta Italia e perfino dall’estero a scegliere Palermo come meta per i loro viaggi e supporto per la propria creatività. La conformazione urbana del centro storico e la condizione di abbandono di vaste aree non solo periferiche di certo hanno favorito e continuano a favorire lo sviluppo del fenomeno nel capoluogo. Oggi Palermo può vantare così un patrimonio di arte urbana davvero vasto e unico.
Beh, ora è d’obbligo chiederti se hai un tuo account personale.
Il mio account personale su instagram é @filimauro e il mio sito è http://filimauro.wix.com/maurofilippi. (ed è l’autore, aggiungo, degli scatti che troverete in @streetartpalermo, ndr.)
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Non ci resta che darvi qualche anticipazione delle sue foto, invitarvi a seguire il profilo e magari organizzare un prossimo street art tour nella bella città siciliana.
In copertina, Trebel – Santa Rosalia – Piazza quaranta martiri – 2015, ph. @filimauro