#TottiDay: l’omaggio viaggia sui muri di Roma e sui social

Ph. @nsoo7y (post che ha raggiunto oltre 6 k like)

Non è nostra abitudine trattare lo stesso argomento nella nostra rubrica, ma ripetere in questo caso è doveroso!

È doveroso cavalcare la strettissima attualità per riprendere quello che, di fatto, è un trending topic della settimana non solo in Italia, ma anche nelle cronache internazionali. Domenica 28 maggio è una data da segnare in rosso sul calendario.

Anzi, in giallo-rosso.

Perché ieri intorno alle 20, dopo quasi trent’anni di onorata carriera con una sola maglia, Francesco Totti ha indossato per l’ultima volta la maglia che è e resterà la sua seconda pelle. Al di là del campanilismo che ruota attorno allo sport nazionale e che divide l’Italia o perfino la stessa città di Roma, bisogna tributare il giusto merito ad un campionissimo, un calciatore unico nel suo genere che ha unito più generazioni e ha segnato l’evoluzione del calcio a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio.

Totti è, di fatto, un’icona post-moderna, un personaggio amato da grandi e piccoli anche per quello che ha rappresentato fuori dal campo, cavalcando la sua notorietà e proprio quel suo significato che travalica ogni appartenenza (basti pensare alle sue ‘incursioni’ di successo come testimonial per numerosi marchi, come peraltro abbiamo trattato già quasi tre anni fa). Totti è leggenda vivente, e come tale è immortalato nell’immaginario collettivo.

Basta scorrere anche su Instagram il tag #Totti per scoprire le riproduzioni più varie del “Pupone nazionale”. Disegni, grafiche, computer grafiche, pitture, persino statue di dubbio gusto sono state create o ricondivise come tributi e su tutti i social tantissimi sono i pensieri e i post dedicati con i tag #TottiDay #ThanksTotti #GrazieTotti.

E a riprova di ciò, anche la street art – proprio come forma di attribuzione dell’iconicità di cui parlavamo prima – ha immortalato negli anni sui muri il suo valore, ciò che rappresenta per la Roma. E per Roma. E per tutti quelli che oggi tributeranno il giusto plauso ad un campione che, dopo 785 partite con la maglia giallorossa, la indosserà e toglierà per l’ultima, leggendaria volta.

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