Tutto pronto per la seconda tappa di Longobard Experience a Monte Sant’Angelo

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Il 6 e 7 maggio si terrà a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, la seconda tappa di Longobard Experience.

Diverse community di IgersItalia si incontreranno nella Città dei due siti Unesco per e raccontare attraverso un social storytelling le tracce dei Longobardi, e non solo, di uno dei Borghi più belli d’Italia.

Le due giornate saranno dedicate a un territorio in cui, nel corso dei secoli, Bizantini, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi hanno lasciato importanti segni del loro passaggio facendone uno scrigno di storia e di monumentale cultura.
Un luogo immerso nel Parco Nazionale del Gargano, dove i millenari alberi della Foresta Umbra disegnano percorsi inaspettati, un vero e proprio Santuario Naturalistico riconosciuto Patrimonio Mondiale tutelato dall’UNESCO.
Monte Sant’Angelo è una città dove la montagna abbraccia il mare e dove 24 Eremi incastonati nella roccia raccontano il silenzio, dove i passi hanno segnato cammini lungo la Via che porta in Terra Santa, dove la tradizione gastronomica si intreccia con il folclore, dove le bianche case si uniscono all’azzurro del cielo e dipingono magiche armonie.

Il Longobard Experience a Monte Sant’Angelo avrà come focus principale il santuario dei Longobardi, Il Museo TECUM

Il Santuario dei Longobardi

Il ducato di Benevento assorbì dopo il 560 il Gargano. Qui dal V secolo si era imposto il culto dell’Arcangelo Michele, congeniale ai Longobardi che ravvisavano in lui le caratteristiche del pagano Wodan, dio della guerra, protettore di eroi e combattenti. Dal VII secolo il luogo divenne il santuario nazionale dei Longobardi. La devozione per San Michele si diffuse in tutto l’Occidente e Monte Sant’Angelo divenne il modello per tutti i santuari edificati in Europa, incluso quello normanno di Mont-Saint-Michel. Le principali dinastie longobarde diedero vita a opere di ristrutturazione per facilitare l’accesso alla grotta primitiva e il ricovero dei pellegrini, come confermato dalle iscrizioni rinvenute in loco.
Il Santuario di San Michele Arcangelo è uno dei pochi luoghi santi altomedioevali ancora leggibili, caratterizzato da una continuità storico-cultuale e da un’intensa frequentazione sino ai nostri giorni. Nel 650 i Longobardi del ducato di Benevento, sconfitti i Bizantini, si impadronirono del Gargano, dove istituirono il culto dell’Arcangelo Michele.

Museo Tecum

All’interno del Santuario i Musei TECUM (TEsori del CUlto Micaelico) comprendono la cosiddetta Galleria longobarda che ospita il Museo lapidario e, all’interno, custodiscono oltre 200 manufatti scultorei, databili tra il IV e il XV-XVI secolo. La ricca collezione permette di collegare, da un punto di vista topografico ed artistico, i più antichi luoghi di culto della zona e di seguire l’evoluzione dell’arte scultorea nell’area garganica. All’interno del Museo lapidario possono identificarsi nove ambienti con volta a botte, realizzati in pietra locale, che portano il visitatore verso il cuore della montagna. Nello spazio museale sono presenti anche le cripte B e C, situate al termine del percorso del Lapidario: in questa sezione del Museo sono visibili i resti dell’imponente opera di monumentalizzazione del santuario garganico, commissionata dai Longobardi di Benevento.

Le Cripte Longobarde

Lunghe circa 60 metri, le cripte si sviluppano sotto il pavimento della Grotta e del corridoio di accesso ad essa. Il primo ambiente, di circa 45 m, giunge fino al possente muro di sostegno, sul quale, al livello superiore, è poggiata la Porta di Bronzo. Esso si presenta come una galleria, articolata in otto campate rettangolari, con volta a botte, tra loro comunicanti tramite arconi trasversali che spiccano da grossi pilastri aggettanti dalle pareti laterali. Come prassi per i luoghi di culto, vi si notano appendici riconoscibili chiaramente come celle mortuarie. A tale proposito vale la pena ricordare una tradizione vigente sin dalle origini: nel luogo dell’Angelo, il quale è purissimo spirito, non è consentita la presenza dei cadaveri. Tuttavia i notabili più importanti ed abbienti non rinunciarono comunque alla sepoltura almeno nei pressi della dimora di S. Michele che dalla Bibbia viene identificato anche come Colui che presenta le anime al tribunale di Dio.

Museo Etnografico Tancredi

“Ispirato alle concezioni di Lamberto Loira, fondatore del’istituto di Etnoantropologia di Roma, il museo Tancredi nacque dalle collezioni che Giovanni Tancredi, ispirato dai metodi di insegnamenti montessoriani, utilizzavano per la didattica dell’istituto della casa dei Bambini, opera a carattere formativo, e che era localizzata nella sale del monastero di San Francesco, e che oggi ospita il museo. le collezioni, insieme alla fototeca Tancredi, vennero riorganizzate in una mostra espositiva che allestita in alcuni locali dell’amministrazione comunale, vede la prima sistemazione ad opera di Cafiero G. mentre una maggiore e più larga visione del museo venne realizzata da Giovanni Battista Bronzini. Negli ultimi 15 anni il museo è stata gestito dalla cooperativa Ecogargani scarl, che ne ha curato la gestione, la manutenzione, l’assistenza al pubblico e i servizi educativi, mentre le collezioni sono state oggetto di diversi studi, che vedono forse, il loro punto di eccellenza, nella collezione della fototeca G. Tancredi. “

Abbazia di Pulsano

L’abbazia di Santa Maria di Pulsano è un complesso monastico situato sul Gargano. I suoi eremi sono luogo del cuore FAI.

È stata edificata nel 591, sui resti di un antico tempio oracolare pagano dedicato a Calcante, fu affidata ai monaci dell’ordine di Sant’Equizio abate. Poco note sono le vicende storiche fino al XII secolo quando, nel 1129, l’intervento di san Giovanni da Matera e della sua Congregazione Pulsanense la fece risorgere dal grave stato di abbandono in cui versava, fondando l’ordine monastico autonomo dei poveri eremiti pulsanesi.

Dal 1997, la chiesa è stata riaperta al culto pubblico e vi è stata fondata la comunità monastica di Pulsano, di diritto diocesano, birituale: latina e bizantina. Oggi, grazie anche al contributo e alla collaborazione di numerosi cittadini.

La Longobard Experience a Monte Sant’Angelo si svolgerà a margine della VI edizione del Festival Michael, che promuove il patrimonio culturale, spirituale ed enogastronomico della città.


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