Un’estate tra le colline del Soave con IgersVerona

igerswithdots-igersverona
Servizio a cura di: Michele Faustini (igers.verona)

 

Il 23 luglio gli Instragramers che hanno partecipato all’Instameet di IgersVerona nell’area di Monteforte d’Alpone-Soave erano preparati a degustare dell’ottimo vino, ma non alle salite alle vigne stesse.

 

La Cantina Tessari di Brognoligo è stata, per così dire, l’ente ospitante dell’evento: hashtag ufficiale #igerswithdots (essendo Tessari un cognome molto diffuso, per distinguersi hanno inserito i “puntini” nel logo ufficiale, da qui deriva il nostro “with dots”). Gli Instagramers che hanno partecipato all’Instameet sono stati accompagnati dai membri della famiglia alla scoperta dell’abitato e delle vigne che lo sovrastano.

 

La parte più impegnativa sono state appunto le salite, di forte pendenza e del tutto inaspettate. Ma la fatica viene sempre ripagata e anche se il tempo non è stato dalla nostra parte, il panorama sì: le terre vulcaniche del Soave apparivano ancora più verdi e laviche accostate al cielo grigio.

Da entrambe le parti filari e filari di vive ricavate da terrazze sulle colline.

Cornelia, il membro della famiglia che ci ha accompagnato in questa parte d’Instameet, spiegava ai partecipanti la storia della famiglia, come ha avuto origine l’azienda vinicola e quali sono state le scelte di fondo che la animano ancora oggi.

La particolarità della produzione enologica della cantina Tessari è l’aver scelto un unico vitigno per la produzione dei loro vini: la Garganega. Mentre altri vini sono il frutto di mescolanze di più vitigni, i Tessari hanno scelto di restare fedeli alla vita autoctona del Soave. É poi la magia del processo di trasformazione e appassimento che trasforma la Garnega nei quattro vini prodotti da Tessari.

Il primo, il Brut, è stato offerto ai partecipanti in una tavolata allestita nel mezzo delle viti di proprietà, aperte su Brognoligo e Monteforte d’Alpone. Qui altri due membri della famiglia hanno raggiunto gli Instagramers per raccontare le importati novità nella coltivazione e nella cura dei vitigni introdotti negli ultimi anni, come il passaggio dal filare veronese a quello trentino. E le nuove tecniche di vendemmia i cui effetti si vedono poi nell’appasimento e nella resa dell’uva.

La pioggia ha costretto tutti a tornare in azienda passando attraverso le vigne. Al riparo in azienda Cornelia ha mostrato la parte di lavorazione dell’uva che, per una precisa scelta, non avviene in botti di rovere, ma in silos di alluminio. L’alluminio infatti, grazie alle sue caratteristiche, non dona alcun sapore al vino che così può esprimere tutto il suo aroma naturale.

Dopo una breve spiegazione dei tempi tecnici e delle modalità di appassimento nella camera apposita, la famiglia Tessari ha intrattenuto gli Instagramers con una tavolata di prodotti locali, accompagnati dalla degustazione degli altri tre vini prodotti in cantina: il Grisela, il Bine Longhe e il Recioto. Tutti rigorosamente 100% Garganega.

Una curiosità: il Recioto si chiama così perché ricavato dalle recie (orecchie), cioè la parte del grappolo d’uva più esposta al sole. E non va dimenticato di accompagnarlo alla Reciotina, dolce locale di pasta frolla e frutta secca. Un’autentica delizia.

Tagged: