Articolo a cura di Christian Fusi (@igersmilano)
#UNTRAMXNOI è il nome dell’iniziativa/instameet che abbiamo potuto realizzare in collaborazione con @atm_milano
Lo diciamo subito: era un nostro sogno! Si è realizzato Domenica 3 Dicembre in occasione del #PorteAperteATM che l’Azienda Trasporti Milanesi organizza per far conoscere i suoi mezzi e i suoi depositi ai cittadini.
Si, è come immaginate, noi al deposito ci siamo arrivati su un tram tutto per noi! E non un tram qualunque ma una mitica vettura Carrelli 1928: quel tram che tanto amate fotografare e che è ormai un simbolo della nostra città. Non solo, durante il percorso abbiamo avuto a bordo Ettore Giulia, il responsabile del progetto di revisione delle Carrelli che con i suoi 35 artigiani tiene in vita questi mezzi che necessitano cure molto speciali.
Ettore durante il viaggio ci ha svelato tante curiosità su questo mezzo, eccone alcune:
- si chiama “Carrelli” perchè a differenza dei precedenti tram, questo ha 2 carrelli (non 1) ed è quindi più agile.
- i prototipi vennero commissionati nel ’27 per ovviare al “traffico” che le auto già allora stavano creando in città
- i due prototipi, mutuati dal progetto dell’americano Peter Witt, e realizzati dallda Carminati Toselli e dalla Breda, costarono ben 6 milioni di lire ciascuno!
- i milanesi li amarono subito, si mettevano in coda per aspettarli
- i primi erano verdi scuro, e con gli interni in teak come per le barche (ancora oggi)
- ne realizzarono circa 500, di cui ora ne restano 125 (200 sono andati persi nei bombardamenti)
- 7 di questi sono in uso a San Francisco
Partito puntualissimo alle ore 10:00 da Cairoli – dopo le foto di rito seduti al posto del conducente! – il nostro “igers-tram” con 40 igers a bordo, si è mosso lungo le vie del centro passando dal Sempione e poi da Procaccini per arrivare di fronte al Monumentale. Poi a piedi, pochi passi per raggiungere il deposito di via Messina 41 già affollatissimo dei tanti milanesi curiosi.
Qui oltre ai vari modelli di tram e alle officine, abbiamo curiosato tra le aree educative per bambini e i tram speciali adibiti a biblioteche o scuola. In un’area adibita alla tecnologica si potevano provare simulazioni di guida e osservare una (vera) postazione di controllo della linea metropolitana realizzata qui per l’occasione.
Insomma, tra passato e futuro, abbiamo conosciuto un po’ meglio ATM e le persone che ci lavorano con tanta passione, lasciatecelo dire.