Viaggiare per immagini, viaggiare con Instagram

Viaggiare per immagini, fare turismo con Instagram

Servizio a cura di Erica Costa (@erykakosta)

 

Ammettiamolo, il modo di fare turismo con l’avvento dei social network è drasticamente cambiato. In particolar modo, da quando è nato, cresciuto e spopolato Instagram, social network fotografico per eccellenza, il modo di viaggiare è stato stravolto.

Viaggiare attraverso Instagram

Sulla base degli accattivanti racconti fotografici condivisi da milioni di utenti, abbiamo la possibilità di vedere, conoscere e scegliere una destinazione, senza più bisogno di sfogliare quei luccicanti e profumati cataloghi cartacei che tanto ci facevano sognare.

Quindi dito puntato su Instagram: non solo ha cambiato il modo di fare turismo e di viaggiare ma ha cambiato anche il modo di far sognare!

Ci basta aprire l’app sullo smartphone, scrollare la home per ritrovarci a sognare ad occhi aperti un viaggio intorno al mondo: Filippine, Norvegia, Australia, Turchia, Kenia, Cuba… E, grazie alle Instagram Stories ora viviamo per riflesso le esperienze in diretta dei tantissimi viaggiatori, influencer e travel blogger che seguiamo intorno al mondo ed è così che scegliamo il nostro prossimo viaggio fatto di tramonti in formato rigorosamente 9:16, di onthetable #nofilter, di posti altamente instagrammabili e di pose ovviamente #followme.

L’ispirazione è su Instagram ed è Instagram che detta le mete a suon di filtri e hashtag, si viaggia per immagini o, meglio, si viaggia con Instagram.

Fare turismo con Instagram

Sarà forse per questo che chi lavora nel florido mondo del turismo deve necessariamente avere un occhio di riguardo per il social network da 800 milioni di utenti attivi al mese?

Noi pensiamo di sì e allora ecco qualche dritta per utilizzare al meglio Instagram all’interno di una qualsiasi attività turistica ed entrare a far parte di quella cerchia di account stimolanti che suscitano curiosità e ammirazione e influenzano le scelte delle persone in un modo del tutto nuovo ed originale.

Come utilizzare correttamente Instagram

  • La condivisione di immagini di qualità è sicuramente il fattore più importante per generare interazioni, ormai lo sanno anche i poveri e snobbati filtri di Instagram. Le fotografie devono essere ad alta risoluzione, con una composizione piacevole, inerenti il tipo di attività che si intende pubblicizzare e, soprattutto, le immagini devono avere l’orizzonte dritto, che si tratti di un paesaggio asiatico o dell’interno di un loft parigino diciamo basta alle foto storte!
  • L’immagine è importante e già da sola è in grado di comunicare una marea di informazioni però non lasciamola sola a perdersi dentro le miliardi di fotografie condivise giornalmente su Instagram. Facciamo in modo che una accattivante caption, cioè la didascalia sotto la foto, le tenga compagnia. Un racconto empatico, magari più su ciò che siamo e quello che facciamo, è preferibile ad uno scarno banner pubblicitario. Scaviamo dentro la nostra mission ed emozioniamo il prossimo, non dimentichiamoci che stiamo parlando con persone non con robot!
  • La didascalia traduciamola anche in inglese, facciamo in modo di essere raggiungibili e comprensibili in ogni parte del mondo. E poi, diciamocelo, l’inglese fa figo!
  • Geolocalizzare la fotografia è importante tanto quanto la fotografia stessa. E’ uno strumento potente perchè aumenta la possibilità di essere trovati sul social network e magari essere presi come punto di riferimento per un luogo in particolare.
  • L’immagine bella c’è, la caption stuzzicante anche, mancano gli hashtag. Ne abbiamo 30 a disposizione: usiamoli bene. Banditi #love, #likeforlike, #followforfollow e compagnia cantante. Spendiamo qualche mezzora nell’infinito feed di ricerca e scegliamo hashtag pertinenti, magari capendo cosa usa un profilo simile al nostro. Sembra difficile trovare quelli giusti ma è davvero un gioco da ragazzi! Ovviamente creare il proprio hashtag e metterlo come il primo dei 30 sarebbe l’ideale.
  • Abbiamo tutto: la foto bella geolocalizzata correttamente con la giusta caption italiano/inglese e con i 30 hashtag perfetti. I cuoricini piovono, i commenti anche. Interagiamo con i followers, non lasciamoli ammuffire nel contatore in alto a destra. Rispondiamo, contraccambiamo, coccoliamo, usiamo il repost, menzioniamo, creiamo una rete, ideiamo contest, approfondiamo le conoscenze, facciamo in modo di apparire ed essere umani nonostante i (ro)bot che ci circondano.
  • Una volta capito tutto ciò, trasformiamo tutto questo in un appuntamento giornaliero. Uno, non dieci, sennò i followers più che fare la muffa nel contatore se ne scappano a gambe levate. Studiamo un calendario di pubblicazione con orari precisi e facciamo crescere il nostro account con naturalezza, utilizzando solo costanza e passione per ciò che facciamo, evitando i classici giochetti acchiappa like/followers.

Instagram crea tendenze, riesce a far muovere milioni di persone da una parte all’altra del mondo, è uno strumento potentissimo alla portata di tutti. Utilizziamolo al meglio 😉