Wall to Wall: street art e brand

L'opera di Greg Mike ad Atlanta per #WallToWall nella foto di @bennymacyo
L'opera di Greg Mike ad Atlanta per #WallToWall nella foto di @bennymacyo

E’ accaduto.

La Street Art (probabilmente per la prima volta) cede al fascino di un brand.

E’ successo che il marchio di scarpe per il tempo libero più famoso al mondo ha scelto la Street Art per la sua nuova campagna di advertisement e marketing. Parliamo di CONVERSE, il brand che ha vestito i piedi di padri e figli, che con la sua forma inconfondibile è ormai una icona di una precisa generazione, simbolo (un tempo) di non conformità alla massa. Alzi la mano chi non ha indossato almeno una volta le mitiche Chuck Taylor All Star o non ha avuto il desiderio di comprarle fosse solo per il semplice gusto di possederle.

Converse infatti non ha certamente bisogno di farsi pubblicità. Quella creata è forse più una operazione culturale che sa di underground, un po’ per tornare alle origini del pensiero urbano di chi le sue scarpe le indossava in modo rivoluzionario, ma soprattutto è un credibile omaggio all’arte, come dimostra la nuova collezione, nella quale spicca la serie delle Chuck Talylor dedicate a quel genio di Andy Warhol, esponente pop dell’arte seriale.

Repost da @Converse dell'opera di @Tristaneaton sul suo profilo
Repost da @Converse dell’opera di @Tristaneaton sul suo profilo

Converse ha così lanciato la sua campagna “Wall to Wall”, per la quale ha invitato un gruppo di graffitari a viaggiare per il mondo con l’obiettivo di valorizzare muri spogli con opere di street art, facendolo diventare una sorta di “world wide challenge” tra Europa e USA. Le città interessata sono state tante: Barcellona, New York, Lyon, Gent, Portland, San Francisco, Beirut, Manchester e Napoli. Chi più chi meno, gli street artist hanno omaggiato Converse nei loro lavori. Producendo così un effetto globale non solo di marketing, ma anche dell’idea che in qualche modo questa operazione consacra un mito ed una icona, anche e soprattutto tra i teenager dell’ultimissima generazione.

L'opera di Greg Mike ad Atlanta per #WallToWall nella foto di @bennymacyo
L’opera di Greg Mike ad Atlanta per #WallToWall nella foto di @bennymacyo

Immaginate quindi la risonanza sui social network: 32 milioni di connessioni su Facebook; 117,000 followers su Twitter e oltre 14 milioni di visualizzazioni su YouTube. Su Instagram il brand ha 1,3 milioni di followers. La visibilità data al progetto ma soprattutto agli street artist protagonisti della loro campagna è stata enorme.

Delle opere e del progetto me ne sono accorta proprio sul nostro social network, sul profilo di uno degli artisti coinvolti, che seguo. Una grande operazione che ha messo in moto nuove connessioni e diversi modi di comunicare, che ha aperto la strada senza dubbio a molti brand dopo Converse.

 

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