ArtSelfie: autoscatto con l’arte

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@briandroitcour

Avete mai fatto un selfie con un’opera d’arte?

Se la risposta è sì, vi diamo il benvenuto nel mondo dell’artselfie!

L’artselfie è una branca del mondo del selfie, ma non molti sanno che questo termine nasce da un bellissimo progetto del curatore Brian Droitcour, il primo ad aver lanciato l’hashtag con una filosofia ben precisa: “L’Arte è un riflesso della vita? Le persone rispondono a un’opera quando vedono qualcosa di se stessi in essa?” Il progetto di Brian, infatti, nasce davanti al suo riflesso in uno dei pannelli blu di Sherrie Levine: la sua immagine diventa un tutt’uno con l’opera d’arte creando una nuova identità e una nuova rappresentazione personalizzata dell’opera, dove l’obiettivo crea una nuova tela e una nuova opera artistica da condividere su internet e sui social network.

L’importanza degli specchi nell’arte

Gli specchi sono gli strumenti attraverso i quali l’uomo svela e osserva la propria esteriorità, individuando il proprio volto e le parti del fisico che altrimenti non potrebbe riuscire a visionare. Sin dai tempi antichi gli uomini hanno utilizzato superfici riflettenti al fine di osservare il proprio corpo, sviluppando verso questi oggetti di uso comune un sentimento misto di meraviglia e soggezione, conferendo loro proprietà alchemiche e soprannaturali. Simbolo di verità assoluta per la loro caratteristica di riflettere fedelmente le immagini che hanno di fronte, sono anche per antonomasia il simbolo di vanità nella cultura occidentale, poiché associati al compiacimento estetico proprio al gentil sesso. Nel mondo dell’arte, la presenza degli specchi viene sfruttata allo scopo di condurre il visitatore all’interno dell’opera stessa oppure come stimolo all’osservazione personale in relazione all’immagine degli altri, come accade nel Padiglione di Dan Graham, dove ricerca artistica e analisi psicologica si uniscono in un mix intrigante. L’uomo comunque non viene totalmente appagato dal proprio riflesso, poiché esso non è che il proprio corpo, così come tutti lo possono vedere a colpo d’occhio. Questa lettura limitata all’esteriorità è incapace di mostrare l’interiorità. Siamo abituati a condurre un’elaborazione lunga una vita della nostra immagine, convogliando svariate considerazioni e analisi di noi stessi. La creazione della nostra immagine prende in considerazione, aspirando a un alter ego ideale, la consapevolezza della mutevolezza del sé, legata ai cambiamenti che si riscontrano nel corso della vita, ma anche coerente e rispettosa di una società, in alcuni e rari casi unica ed “eroica”, che possa sopravvivere alla morte.

L’ArtSelfie su Instagram

Attraverso DIS Magazine, l’ #artselfie diventa presto l’hashtag da utilizzare quando l’arte crea momenti ideali per un selfie, grazie a superfici specchiate o riflettenti, ma vede velocemente anche nuove mutazioni, non limitandosi alle sole condizioni in cui ci si può riflettere nell’opera, ma includendo anche le condizioni in cui siamo in compagnia di un’opera.

E voi quale autoscatto artistico avete fatto? O con quale opera vorreste farlo?

Se non ci avevate ancora pensato, ecco qualche spunto per ispirarvi:

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