Cosa fare a Carnevale in Italia? Ecco i 5 appuntamenti da non perdere (almeno su Instagram)

Venezia. @ambrosiastitches

Servizio a cura di Leonardo D’Imporzano (@igerslaspezia)

Febbraio è per antonomasia il mese del Carnevale. Da Venezia a Sciacca, ogni città è invasa da maschere, luci, colori, per una festa unica anche per le particolarità e le tradizioni che ogni Carnevale porta con sé. Dalla tradizione antichissima, tanto che la storiografia ne pone le basi persino nei Saturnali romani, l’etimologia della parola richiama il “carnem levare” ossia, “levare la carne” espressione popolare per indicare l’ultimo giorno e quindi l’ultimo abbondante banchetto prima del lungo periodo di Quaresima contraddistinto da astinenze e digiuni.

Questa settimana, dunque, la nostra rubrica #dafarea vi porta a scoprire i 5 carnevali imperdibili lungo la nostra penisola.

@federicograziati
@federicograziati

Ovviamente non si può non partire da Venezia, forse il più famoso al mondo per le sue maschere eleganti, le sue feste in maschera esclusive che si svolgono nelle più belle e storiche dimore che si affacciano sul Canal Grande. Uno dei momenti più emozionanti sicuramente è il “Volo dell’Angelo”, nel quale un/una artista viene calato/a (tramite un cavo metallico) in una veloce discesa dal Campanile di San Marco sin sul Palazzo Ducale.

@elepi77
@elepi77

Da Venezia a Ivrea, piccolo centro dal sapore medioevale in provincia di Torino. Qui il carnevale è sinonimo di “Battaglia delle arance”. Una rievocazione storica della guerra civile tra le truppe reali e i popolani scoppiata dopo l’uccisione del tiranno Rainieri da parte di una Mugnaia. Ogni anno, gli aranceri a piedi difendono onore e piazza contro gli aranceri sul carro, che rappresentano l’esercito, in una enorme spremuta che si consuma per tutto il giorno e culmina con la nomina della contrada più combattiva nella serata che vede infine la Mugnaia sfilare distribuendo dolci e regali. Al suo fianco sfila il  che fin dai primi anni dell’800 ha il compito di garantire un corretto svolgimento della manifestazione, insieme al suo Stato Maggiore Napoleonico, composto da ufficiali a cavallo e vivandiere.

Cento. @nanno46
Cento. @nanno46

Scendendo lungo l’Italia incontriamo il Carnevale di Cento, in provincia di Ferrara. Sicuramente uno dei più antichi d’Italia, come dimostrato da alcuni affreschi del pittore seicentesco Giovanni Barbieri, più conosciuto come il “Guercino”, questo carnevale vanta anche un gemellaggio con un altro dirompente, colorato carnevale: quello di Rio de Janeiro. Caratteristici i suoi carri allegorici con caricature che si rifanno alla satira politica, ma non solo.

Fano. @carnevaledifano
Fano. @carnevaledifano

Proseguendo sulla riva adriatica arriviamo in terra marchigiana, precisamente al carnevale di Fano. La sua particolarità? Sono addirittura 3, il lancio dei dolciumi sulla folla dai carri allegorici, il “Vulon”, maschera caricaturale dei personaggi più in vista della città e la musicaArabita”, una banda musicale tutta speciale i cui strumenti sono caffettiere, brocche e barattoli di latta.

Viareggio. @carnevaleviareggio
Viareggio. @carnevaleviareggio

Sulla riva tirrenica, c’è invece uno dei carnevali più importanti e apprezzati al mondo: quello di Viareggio, con la sua maschera tipica, il Burlamacco. Nato nel 1873 come protesta dei ricchi borghesi per le troppe tasse, oggi conta presenze che superano le 300.000 persone. Caratterizzato dalla sfilata dei carri allegorici, vere e proprie opere d’arte realizzate dagli artisti della Fondazione del Carnevale, mette in mostra ogni anno carri altissimi, colorati, con luci e movimenti sempre più articolati e complessi, mixando con abilità ed estro maestranze tradizionali e nuove tecnologie per rappresentare caricature in cartapesta di VIP, sportivi, politici, uomini e donne dello spettacolo. Essere personaggi dei carri, a dispetto della presa in giro del momento, significa aver lasciato comunque il segno nella cultura nazional-popolare del nostro Paese.

E nelle isole?

Mamoiada. @sardiniadreamtour (reposted by @igers_sardegna)
Mamoiada. @sardiniadreamtour (reposted by @igers_sardegna)

Come non nominare il carnevale di Mamoiada (SS) in Sardegna, contraddistinto dalle maschere dei Mamuthones e degli Issohadores. Più che una sfilata, la loro è una sorta di processione, nella quale i primi si muovono in silenzio e affaticati nelle loro pesanti maschere in legno, i secondi invece, vestiti in modo colorato, ne danno il “movimento”.

Sciacca. @francescadigri
Sciacca. @francescadigri

In Sicilia invece il carnevale più antico è quello di Sciacca, la cui origine romana è contraddistinto dal rogo finale, nel quale ogni anno il re del carnevale, Peppe Nappa e il suo carro vengono bruciati al suon di frizzi e lazzi.

E se oggi, martedì grasso, e quindi ultimo giorno di Carnevale, ancora non avete festeggiato, vi segnaliamo il Carnevale ambrosiano. A Milano infatti, per tradizione diocesana e per un rito strettamente legato alla dimensione cristiana, il carnevale dura sino a sabato.

Per tutti i nostri suggerimenti sulle cose assolutamente “dafareinItalia”, seguiteci quotidianamente su @igersitalia.

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