Servizio a cura di Andrea Antoni (@Stailuan)
Il quarto Instameet nazionale italiano si è tenuto
La partecipazione italiana è stata veramente alta: quasi 200 partecipanti e 2500 contenuti condivisi e contrassegnati con l’hashtat #instameetITALIA4.
Non in molti, quando il 24 marzo 2011 venne indetto il primo Instameet (tenutosi il 7 maggio), probabilmente avrebbero scommesso sul fatto che nel corso di pochi anni l’appuntamento sarebbe divenuto di interesse così ampio e diffuso in ogni angolo del pianeta.
Sotto un unico tag, dall’impatto anche poco poetico essendo un acronimo pieno di consonanti e numeri, vanno a nascondersi migliaia di modi diversi di aver vissuto, visto e interpretato questo evento. Migliaia di personalità che hanno collaborato in modi differenti, ma con grande entusiasmo, alla realizzazione di quella che è stata una incredibile festa a livello mondiale.
Per una volta non limitiamoci a guardare quanto fatto da noi, ma volgiamo lo sguardo oltre confine: senza dare giudizi, senza contare chi abbia radunato più persone o chi abbia realizzato lo scatto più accattivante.
Guardiamo in modo neutro, ma costruttivo, che cosa è successo altrove mentre gli instagramers italiani vagavano come palline impazzite di quel grande flipper che è stata la città di Trieste, per portare a termine la caccia al tesoro fotografica.
È un’attività semplice, che ci mostrerà quante possano essere le diverse interpretazioni, i diversi risultati, ottenuti partendo dal medesimo tema. Certamente è innegabile che in molti cerchino di primeggiare nel numero di like o di follower, e avere una galleria fotografica perfetta, ma è stato dimostrato uno dei concetti base nel mondo degli Instagramer, contenuto anch’esso in un hashtag dall’importanza fondamentale: #communityfirst.
